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Cronaca

Medicina di genere: a Olbia il primo meeting nazionale

Medicina di genere: a Olbia il primo meeting nazionale
Medicina di genere: a Olbia il primo meeting nazionale
Olbia.it

Pubblicato il 14 March 2012 alle 18:11

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Con l’espressione“medicina di genere” si intende ladistinzione in campo medico delle ricerche e delle cure in base al genere di appartenenza, non solo da un punto di vista anatomico, ma anche differenze biologiche, funzionali, psicologiche e culturali. Il problema della medicina di genere nasce dal fatto che gli studi di nuovi farmaci, di nuove terapie e dell’eziologia e dell’andamento delle malattie sono sempre stati condotti considerando come fruitori i maschi. Di conseguenza le cure mediche rivolte alle donne venivano compromesse in quanto sottovalutavano le peculiarità femminili. “Negli anni, in assenza della Medicina di genere, la donna è stata trascurata, le patologie sono state sottostimate, per questo è intenzione dell’Associazione medici diabetologi, porre fine a questo atteggiamento discriminatorio nei confronti delle donne”, spiegaGiancarlo Tonolo, direttore del Servizio di Diabetologia della Asl di Olbia e presidente regionale dell’Amd, promotore della giornata. La prima giornata nazionale, organizzata dal Gruppo Donna dell’Amd, dal titolo“Il percorso diAmdper la medicina di genere: dalle differenzedi genere alle pari opportunità” è in programma aOlbia, nella sala conferenze delMercureOlbiaHermaea, in via Puglie,venerdì 16 marzo (inizio dei lavori alle ore 12.00)e sabato 17 marzo 2012 (inizio dei lavori alle 08.30). “Ormai – spiega Tonolo - non è più possibile ignorare che le donna diabetica ha circa 3,5 - 4 volte un rischio maggiore di sviluppare un infarto di una donna non diabetica, mentre nell'uomo diabetico il rischio aumenta "solo" di 2 volte. In Europa lamortalita'cardiovascolare nella popolazione tra i 20 e i 79 anni nel 2010 è stata di 297.600 uomini e 336.454 donne e questa differenza è presente in tutte le parti del mondo, considerando inoltre che la sintomatologia dell’angina nella donna è molto più complicata e variegata rispetto a quella del sesso maschile e spesso viene sottovalutata. Le donne sono curate meno intensivamente per la malattia cardiovascolare sia in prevenzione che dopo l'evento”. Tra le differenze tra uomo e donna anche l’attività fisica.“Le ragazze sonopiu'sedentarie nell'eta' adolescenziale dei ragazzie questopuo'spiegare la maggiore prevalenza diobesita'einsulinoresistenza nel sesso femminile, questo unito alla gravidanza (che ulteriormente aumenta lainsulinoresistenza)puo'in parte spiegare un aumento del diabete mellito tipo 2 (noninsulinodipendent) dipiu'del 10% nel sesso femminile. Accanto ai fattori di rischio classici di sviluppo del diabete mellito tipo 2 (obesita’ineta’superiore a 45 anni, ipertensione arteriosa,ipercolesterolemiae malattie cardiovascolari) vi sono dei fattori di rischio strettamente genere-correlati come l’ovaiopolicistico, un pregresso diabete gestazionale, o l’aver partorito un bambino con peso alla nascita superiore a 4,5 Kg”,Maria Franca Mulas, del Gruppo Donna dell’Amd. Alla due giorni olbiese prenderanno parte i massimi esponenti nazionali della Medicina di Genere eFlavia Franconi, presidente nazionale dell’Associazione Italiana Medicina di Genere:“Con questo primo meeting fonderemo nel nostro territorio le basi per instaurare la cultura della medicina di genere: è infatti è stato costituito un gruppo di lavoro, che vede riuniti la Asl di Olbia, l’amministrazione comunale e l’Amd, per iniziare nel territorio della nostra azienda sanitaria l’analisi dei dati della nostra realtà”, conclude Tonolo.