Maxi-rogo doloso tra Oschiri e Monti, oltre duemila ettari in fiamme

A due settimane dal mega incendio che ha incenerito 700 ettari di vegetazione tra Enas e Olbia, il fuoco torna più devastante che mai. Lo scenario richiama un contesto marziano. Per tutto il pomeriggio di ieri il sole è stato oscurato da un fumo fitto e rossastro. Il bilancio è da brividi: oltre duemila ettari a fuoco, centinaia di persone evacuate, bestiame in fuga, strade e ferrovia interrotte. Le fiamme, alimentate dal forte vento di scirocco e divampate intorno alle 15 di ieri, hanno letteralmente devastato le campagne tra Oschiri, Berchidda e Monti. Oltre lo sfondo infernale e i danni incalcolabili, il dato sconsolante riguarda l’origine dolosa del maxi-rogo. Secondo le prime indagini del Nucleo investigativo del Corpo Forestale, infatti, l’incendio sarebbe stato appiccato mediante esche incendiarie lanciate a bordo strada nella periferia di Oschiri.

I danni provocati dal rogo sono incalcolabili. In fiamme migliaia di ettari di sughereti e vigneti dove si produce il Vermentino. Colpiti e minacciati numerosi agriturismi, abitazioni, aziende agricole e la foresta demaniale tra Oschiri e Monti. L’adiacenza delle fiamme alla linea ferroviaria ha inoltre comportato l’interruzione della tratta Olbia – Chilivani, mentre i treni sono stati sostituiti con alcuni pullman messi a disposizione dalle Ferrovie dello Stato. Interrotta anche la SS 199 che collega la costa con il cuore della Gallura. Impegnate sul luogo le squadre dei Vigili del Fuoco, della Forestale, della Protezione Civile e dei volontari. Intervenuti anche quattro Canadair, un elitanker e due elicotteri. Un’emergenza assolutamente non rientrata visto il forte vento di maestrale previsto per oggi.