Il percorso di long distance più tecnico, la AJO' CLASSIC giunta alla sua quinta edizione,anche quest'anno ha radunato, nella spiaggia di Porto Liscia (S.Teresa Gallura), un grande numero di partecipanti. Gara impegnativatatticamente per gli atleti. Sono le 13 quando il maestro di cerimonia Filippo Maretti dichiara allo skippers' meeting che la partenza sarà data entro un'ora dalla scuola di Miki Baumeister all'interno della baia di Porto Pollo -Palau. La giornata di vento di levante-grecale impone agli organizzatori questo tipo di percorso, se ci fosse stato vento di ponente il percorso sarebbe stato esattamente al contrario. Il gommone “coniglio” apre la linea di partenza ed i 43 partecipanti si tuffano nel blu del mare del magnifico arcipelago della Maddalena. Diventa subito chiaro a tutti che non sarà cosi semplice raggiungere la boa di Spargi; l'inclinazione del vento e la corrente da levante che aggredisce i riders appena usciti dalla baia obbliga a diversi bordi di bolina. I formulari sono leggermente facilitati ed infatti sono i primi a doppiare il peschereccio NorthWest che funge da boa. Il vento fa le bizze, salta di qualche grado, rinforza ma lascia qualche buco. Proprio da queste situazioni cominciano ad emergere i riders più attenti e tatticamente più scaltri. Le posizioni si scambiano, c'è chi sfrutta meglio il campo di regata, in pochi bordi sul lato di poppa è Mauro Sbordoni ITA85 (tavola FW) che, attento interprete della situazione riesce a varcare il cancello di arrivo in grande solitudine dopo aver accumulato un notevole vantaggio su uno splendido Andrea Ferin ITA1111 (Tavola Slalom RRD) acclamatissimo secondo. In pochi minuti arrivano a segno anche Cesare Lami ITA39 (FW), Flavio Franceschini (FW) e Duccio Dezzi Bardeschi(FW). Una gara impegnativa quindi, ma una gara che ha regalato a tutti i partecipanti qualche cosa di diverso dal solito brivido agonistico.
