Friday, 19 April 2024

Informazione dal 1999

Cronaca

Mater Olbia: iniziati i colloqui per le assunzioni

Mater Olbia: iniziati i colloqui per le assunzioni
Mater Olbia: iniziati i colloqui per le assunzioni
Olbia.it

Pubblicato il 06 February 2017 alle 12:16

condividi articolo:

Olbia, 06 Febbraio 2017 - Mentre le gru e gli operai continuano senza sosta a lavorare nel cantiere al di là del fiume Padrongianus, a Olbia sono partiti i colloqui per le assunzioni del primo ospedale privato della città: il Mater Olbia. La notizia è apparsa in esclusiva due giorni fa sul quotidiano La Nuova Sardegna, a firma del giornalista Enrico Gaviano, e ha riacceso le speranze di tutti coloro che sperano nel nuovo ospedale targato Qatar Foundation Endowment.

Riaccende le speranze perché, in questi mesi, poco è trapelato sul cantiere più osservato della città: i continui slittamenti della sua apertura, infatti, hanno portato moltissimi olbiesi a essere scettici su questa splendida operazione e a dubitare sull'effettiva apertura dell'ospedale. Uno scetticismo, va detto e sottolineato, dovuto più che altro alla crisi economica e a una voglia incredibile di riscatto e lavoro. Il Mater Olbia, infatti, rappresenta una duplice occasione per Olbia e la Gallura: da una parte essere all'avanguardia sul piano sanitario (settore sempre rimasto allo stato embrionale nonostante l'impegno di Asl e operatori sanitari a causa di scelte politiche regionali che hanno sempre premiato altri territori a discapito di Olbia e della Gallura), dall'altra parte poter contare su tanti posti di lavoro più o meno qualificati e su un possibile indotto davvero interessante dal punto di vista economico e sociale.

La notizia pubblicata da La Nuova Sardegna, dunque, straccia il velo di scetticismo e riporta la speranza in questa città. Le dichiarazioni di Lucio Rispo non lasciano spazio a dubbi: i primi colloqui si sono svolti al Geovillage di Olbia e così si andrà avanti per le prime assunzioni fino a completare l'intera pianta organica. I primi fortunati sono tutti giovani sotto i 30 anni e si occuperanno dell'amministrazione e dell'accoglienza. I particolari si possono leggerenell'approfondimento pubblicato da La Nuova.