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Cronaca

Mater Olbia. Parla Alessandro Marini: "Devono trattare con me"

Mater Olbia. Parla Alessandro Marini:
Mater Olbia. Parla Alessandro Marini:
Angela Galiberti

Pubblicato il 27 May 2015 alle 19:20

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Olbia, 27 Maggio 2015 - La vicenda del Mater Olbia si tinge di giallo. Niente rogito, per ora, per i terreni prospicenti l'ex San Raffaele. La "colpa" è di Alessandro Marini, "amministratore di aziende" - così si definisce, presidente del consiglio di amministrazione del consorzio "Qatar International Service" che vanterebbe un diritto di usucapione su quei terreni, il cui valore si aggira intorno ai 40 milioni di euro. "Se il Qatar vuole i terreni deve trattare con me", ha detto Alessandro Marini durante la conferenza stampa che si è svolta questo pomeriggio al Jazz Hotel.

I terreni sono quelli in cui vive un pastore, tale Luigi Mulas, dagli anni '90. Mulas, secondo quanto raccontato da Marini, avrebbe ceduto per 70mila euro i suoi diritti di usucapione proprio allo stesso Marini. La richiesta per l'ottenimento di questo diritto è stata depositata ieri in tribunale. Perciò, secondo Marini, il Qatar deve per forza trattare con lui e non con altre persone. Marini ha anche raccontato l'episodio che lo ha reso protagonista ieri notte. "Ho sentito un rumore nel cuore della notte ho visto 4 auto che si sono parcheggiate nel mio giardino. Ho pensato che volessero ammazzarmi e così sono scappato - ha detto Alessandro Marini -. Ho chiamato il 112 e ho continuato a correre. C'è la telefonata registrata. Io non ho nulla da nascondere, la procura e le forze dell'ordine sono miei alleati. Sarebbe bastato chiamarmi per ottenere tutti i chiarimenti che volevano". Marini, questa mattina, si è recato di sua spontanea volontà da Fiordalisi per dare la sua versione dei fatti.

Riguardo l'investimento qatariota, Marini ha le idee chiare. "Il Qatar deve star tranquillo - ha sottolineato Marini -, l'investimento si farà. Non sono nè un mercenario, nè un truffatore".

Durante la conferenza stampa, sono arrivate anche altre notizie: il pastore Mulas e quella che viene considerata la ex badante di Don Verzè sarebbero stati convocati in Procura. Il giallo, dunque, va avanti.