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Cronaca

Sit-in contro il Mater Olbia, Associazione Diabetici in campo: "battaglieremo contro chi si oppone al Mater"

Sit-in contro il Mater Olbia, Associazione Diabetici in campo:
Sit-in contro il Mater Olbia, Associazione Diabetici in campo:
Angela Galiberti

Pubblicato il 12 June 2018 alle 18:27

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Olbia, 12 giugno 2018 - Domenica sarà una giornata strana per la Gallura: un neonato movimento politico - Caminera Noa - si ritroverà davanti al Mater Olbia, il nosocomio privato olbiese non ancora aperto, per protestare contro l'investimento sanitario del Qatar e contro la sanità privata.

Il sit-in di Caminera Noa ha suscitato reazioni poco positive in Gallura: una regione che da sempre reclama più risorse sanitarie e servizi, ma che da sempre registra gli investimenti minori in tal senso a partire dal numero di posti letto per abitante.

Su questo tema interviene con forza l'Associazione Diabete Gallura con una lunga lettera con la quale si critica la scelta del sit-in contro il Mater Olbia.

"Appare quantomeno singolare la manifestazione promossa dal nuovo soggetto politico denominato Caminera Noa contro la nascita del Mater Olbia, indetta per domenica prossima - scrive Adg Gallura -.Le ragioni che muovono la manifestazione partono da un presupposto completamente errato: la nascita del nuovo ospedale, definita anacronisticamente come “operazione di natura colonialistica, che poco ha a che fare con la sanità e molto con le logiche di mercato”, toglierebbe – secondo quanto dichiarato dai rappresentanti 58 milioni di euro annui alle altre strutture pubbliche della Regione Sardegna. È logorante dover pensare ad una continua difesa contro chi non si rassegna a lavorare per impedire che il Mater possa nascere. Non solo da parte della massoneria legate alle cliniche private ma, purtroppo, anche da quella parte di società civile che dalla nascita di questo ospedale potrebbe solamente giovare".

"L’attività di ricerca che sarà messa in atto dal Mater insieme ad altri importantissimi partner pubblici e privati non può essere considerato come qualcosa di dannoso per il territorio della Sardegna e non solo. Non si può continuare a sottrarre credibilità ad un progetto che, a regime, avrà delle ricadute positive, non solamente in termini economici, ma in termine di salute, per tutti noi - spiega l'associazione -.Come più volte evidenziato, gli ospedali di piccole dimensioni non stanno chiudendo per colpa della prossima apertura del Mater. Nessun ospedale pubblico verrà danneggiato. Nessun euro verrà sottratto alla sanità sarda. Come possono questi strenui difensori dell’identità sarda avallare ancora un tipo di sanità che, a parità di costi (se non certamente superiori) sostiene, invece, i cosiddetti viaggi della speranza? Sarebbe, per questi, meglio continuare a dover far ricorso a strutture pubbliche e private di altre regioni, costringendo chi deve ricorrere a cure specialistiche ed ai loro familiari a penosi viaggi, piuttosto che essere curati in Sardegna, in una struttura di eccellenza come il Mater Olbia? Associazione Diabete Gallura sarà sempre in prima linea a difesa di presidi sanitari capaci di regalare eccellenze e speranze di guarigione o di miglioramento della quotidianità dei propri cari".

"Oggi avremmo voluto avere sostegno a beneficio delle corrette rimostranze volte al miglioramento del servizio sanitario nazionale e delle prestazioni sanitarie offerte a chi soffre di malattie croniche quali il diabete mellito , prestazioni di discreto livello, ma non più eccellenti e tanto meno sufficienti a curare un numero di pazienti che conta il triste record europeo in termini di percentuali di ammalati rispetto alla densità demografica. Dovremo invece, nostro malgrado, annunciare battaglia contro chi mai prima d’ora ha alzato la testa contro gli sprechi e le speculazioni sanitarie perpetrate spudoratamente da nord a sud della Sardegna in assoluta autonomia, ma si oppone alla nascita di un nosocomio che illumina le speranze nostre e dei nostri figli e che vanterà la gestione sanitaria e scientifica della fondazione Gemelli - conclude Adg -.Per noi non sarà mai necessario dotarsi di un appellativo in limba per dimostrarsi fieri amanti del proprio territorio sardo, assolutamente decisi nell’ottenere il diritto alla salute che territori quali la Gallura hanno sempre ottenuto parzialmente".

L'Associazione sarà presente sul posto domenica mattina per discutere questi temi direttamente con Caminera Noa.