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Cronaca

Olbia, Sanità: "Non abbiamo bisogno del Mater Olbia"

Olbia, Sanità:
Olbia, Sanità:
Angela Galiberti

Pubblicato il 17 December 2018 alle 12:52

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Olbia, 17 dicembre 2018 - Seconda manifestazione anti-Mater Olbia, ieri mattina, proprio all'ingresso del nosocomio privato targato Qatar Foundation Endowment e Fondazione Gemelli. Il sit-in, assolutamente pacifico, è stato organizzato da Caminera Noa e vi hanno aderito Potere al Popolo Gallura, Rifondazione Comunista, "A Foras", Resistenza Gallura, Usb, Cobas, il Comitato per la difesa del Paolo Merlo di La Maddalena, il Comitato "Abali basta" per difesa del Paolo Dettori di Tempio Pausania.

Un collettivo eterogeneo, non molto numeroso e caratterizzato da persone di tutte le età e di ogni estrazione sociale, spinto fondamentalmente da un intento nobile: rimarcare la centralità della sanità pubblica. Durante gli interventi che si sono susseguiti, i manifestanti hanno chiarito la loro posizione più volte. Secondo i partecipanti, il Mater Olbia sarebbe un "cavallo di Troia" di un progetto più grande, inoltre parte della sanità sarda sarebbe risentita da questa operazione poiché umilierebbe le eccellenze isolane. Infine una domanda: "se non ci sono soldi per il pubblico, perché ci sono per il privato?", si sono chiesti i manifestanti.

"L'ospedale Mater è il simbolo della debolezza dei governanti sardi ai quali oggi vogliamo dire che la mobilitazione sta crescendo e con essa la consapevolezza di non arretrare. Per una Sardegna libera e lontana da come l'hanno pensata mettendo al primo posto il business. La Sanità Pubblica", ha detto Gianni Cirotto (portavoce di Potere Al Popolo-Gallura).

La chiusura, per il sit-in, è senza appello: "Non abbiamo bisogno del Mater Olbia, abbiamo bisogno di sanità pubblica: solo questa può rispondere alle esigenze dei cittadini".