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Cronaca

Maltempo: continuano i lavori sui canali

Maltempo: continuano i lavori sui canali
Maltempo: continuano i lavori sui canali
Angela Galiberti

Pubblicato il 09 October 2015 alle 11:45

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Olbia, 09 Ottobre 2015 - Cielo plumbeo e aria fresca: questo il saluto del mattino alla Città di Olbia, sottoposta a bollettino di Criticità Ordinaria per la giornata di oggi. Non ci sono, per ora, novità sul meteo: si attendono notizie da Cagliari.

Nel frattempo, al Coc di Poltu Quadu si continua a lavorare senza sosta. Una vera e propria corsa contro il tempo: l'amministrazione olbiese, guidata dal sindaco Gianni Giovannelli, non vuole più aspettare e preme per una gestione commissariale dedicata al Piano Mancini e alle sue opere di mitigazione del rischio. In questo momento la priorità è l'abbattimento delle opere incongrue: vale a dire tutti quegli ostacoli che i fiumi olbiesi incontrano sul loro cammino. Ponticelli, tubolari, restringimenti, ponti "dimenticati", attraversamrnti stradali fatti con terrapieni: l'elenco è lungo e Olbia ha già iniziato a usare le benne contro questi mostriciattoli.

E' stato abbattuto il ponte di Corso Vittorio Veneto, sono stati elimati i passaggi stradali in via Sant'Elena e via Santa Chiara, è stato tolto di mezzo il ponte sul Siligheddu di via Friuli. Il prossimo passo è la rampa del Nespoli, i cui piloni affondano nel letto del fiume Siligheddu, e il passaggio ferroviario sempre sul Siligheddu situato nei pressi dell'Ipia. Non bisogna poi dimenticare tutte le opere incongrue nell'agro, ma anche in quartieri nati abusivamente come Sa Istrana, dove Olbia.it ha documentato una situazione di illegalità diffusa e di totale assenza di controllo da parte delle autorità.

Intanto, nei quartieri colpiti dall'alluvione ci si prepara al peggio. L'esperienza della scorsa settimana ha reso tutti gli olbiesi molto più combattivi e pronti a non subire mai più l'onda di piena. Il Gruppo di Acquisto di Isticcadeddu ha spedito a tutti i suoi "soci" un contatto per ottenere delle paratie stagne a regola d'arte. Nel frattempo, i cittadini si arrangiano col fai-da-te: armati di tavole di legno e silicone, stanno costruendo barriere artigianali contro una eventuale esondazione, ma non mancano nemmeno i tradizionali sacchi di sabbia.