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Maìa e Cagnulari fiori all'occhiello della viticoltura sarda

Maìa e Cagnulari fiori all'occhiello della viticoltura sarda
Maìa e Cagnulari fiori all'occhiello della viticoltura sarda
Dénise Meloni

Pubblicato il 04 August 2017 alle 18:22

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Luogosanto, 05 Agosto 2017- Una nuova corona d’oro cinge il collo della bottiglia di Maìa 2015, il Vermentino di Gallura Docg Superiore fiore al’occhiello della produzione della cantina Siddùra. Per il primo nato dell’azienda di Luogosanto, arriva un nuovo e prestigioso riconoscimento assegnato da Vini Buoni d’Italia, la guida edita dal Touring Club che da sempre rappresenta uno strumento di promozione del made in Italy del vino e un autorevole punto di riferimento per il mercato italiano ed estero.

Maìa, già plurivincitore di premi di caratura internazionale, con oltre 30 medaglie conquistate dal 2013 a oggi, è stato apprezzato dagli esperti giudici della guida che, ogni anno, assegna un numero limitato di “Corone”, il massimo riconoscimento attribuito ai vini di eccellenza. La guida è unica, nel panorama italiano e internazionale, perché è la sola dedicata esclusivamente ai vini da vitigni autoctoni, cioè a quei vini prodotti al 100 per cento da vitigni che sono presenti nella Penisola da oltre 300 anni.

Il Vermentino di Gallura Docg Superiore che Siddùra vinifica con metodi innovativi, pur nel rispetto della tradizione, rappresenta l’inizio dell’attività produttiva della cantina che oggi si propone al mercato internazionale con otto vini. Massimo Ruggero, amministratore delegato dell’azienda di Luogosanto, esprime grande soddisfazione per il prestigioso riconoscimento che punta alla valorizzazione delle radici locali, del territorio e della tipicità. "La Corona attribuita al nostro Maìa, espressione in purezza di un vitigno antico e autoctono come il Vermentino di Gallura, acquista particolare valenza – spiega Ruggero - perché rappresenta un’attestazione alla qualità non solo del vino vincitore, ma soprattutto del territorio dal quale proviene. Il terroir della Gallura, con i venti di maestrale e la brezza marina –continua l’amministratore delegato di Siddùra – conferisce ai vermentini una sapidità e una mineralità uniche che non possono essere riprodotte in nessuna parte del mondo. Ecco perché questo premio ci rende ancora più orgogliosi. "

Dalle selezioni della commissione della guida svoltesi a Buttrio arriva anche un altro importante riconoscimento per la cantina Siddùra: il titolo di Golden Star per il Cagnulari Bàcco 2015, già indicato dagli esperti del settore come uno dei vini rossi migliori d’Italia durante il Vinitaly dello scorso aprile. A luglio, nella vallata di Luogosanto, sono arrivati altri due ambiti titoli: i giudici di Douja D’Or, uno dei concorsi internazionali più antichi e autorevoli, hanno assegnato “ l’Oscar del vino” al Vermentino di Gallura Docg Spèra e al passito Nùali.