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L'Upc presenta la lista. Satta: "Ripristiniamo le regole democratiche"

L'Upc presenta la lista. Satta:
L'Upc presenta la lista. Satta:
Olbia.it

Pubblicato il 23 April 2011 alle 19:19

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Tocca al partito centrista chiudere le presentazioni di questa vigilia di Pasqua, tutta all’insegna del confronto politico. L’Unione Popolare Cristiana ha composto una lista di 40 persone, tra cui alcuni giovani e alcune donne. La sala accoglie Gianni Giovannelli, arrivato in leggero ritardo, con un caloroso applauso. A fare gli onori di casa è il segretario nazionale, Antonio Satta. Espone subito il perché della Coalizione Civica: «Noi siamo convinti di questo progetto e la candidatura di Gianni è nata da un ragionamento che ha come obiettivo quello di ripristinare la legalità in città. Il centrodestra fa promesse elettorali e racconta bugie, noi invece dobbiamo amministrare per dare lavoro ai giovani. Ad Olbia c’è troppa povertà e noi la combatteremo». Poi, da vecchio democristiano, racconta un aneddoto dal sapore di Prima Repubblica: «Andai ad Hammamet per trovare Craxi. Ero con Francesco Cossiga. Chiesi a Bettino il suo giudizio su Silvio Berlusconi. Mi disse: è un bravo imprenditore, ma è bugiardo. Questo è vero, Berlusconi ci ha sempre raccontato bugie, oltre ad aver scippato il G8 de La Maddalena e i soldi per l’Olbia-Sassari».

I sostenitori, però, attendono l’intervento di Gianni Giovannelli. L’ex sindaco non perde occasione per denunciare i metodi di campagna elettorale adottati dal centrodestra. «In città non rispettano gli spazi dei manifesti elettorali. Cosa ben più grave, stanno selezionando le persone che andranno a lavorare al San Raffaele. Ci sono, poi, candidati che pagano le bollette in cambio di voti, giocando con la povertà della gente». Risponde poi all’accusa di tradimento lanciatagli da Settimo Nizzi: «Mi dice che sono un traditore, ma si scorda di aver ricoperto tante cariche grazie a persone che, come me, hanno lavorato per lui». Infine, torna sul santino di Gigi Carbini, candidato del Pdl, che recita lo slogan Vae Victis, guai ai vinti. «Vogliono azzerare e mortificare chi si oppone alla loro logica. Noi, invece, terremo le porte aperte, per tutti».