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Lucchese-Olbia: le parole di Marino e Mignani al termine del match

Lucchese-Olbia: le parole di Marino e Mignani al termine del match
Lucchese-Olbia: le parole di Marino e Mignani al termine del match
Olbia.it

Pubblicato il 29 December 2016 alle 18:36

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Olbia, 29 Dicembre 2016 -La bocca per la vittoria iniziava a essere pronta, ma alla fine il pareggio non è certo un risultato da disdegnare. Al "Porta Elisa" di Lucca l'Olbia centra il quarto pari della stagione chiudendo il 2016 comunque con un sorriso. Andati al riposo in vantaggio per 1-0, i bianchi avevano dato dimostrazione di saper reggere la forza d'urto dei padroni di casa e di essere sempre vivi e acuti nelle ripartenze. L'1-1 arrivato in apertura di seconda frazione ha riscritto il copione del match con un'Olbia che tuttavia non ha accusato il colpo rischiando anche di riportarsi davanti in un paio di circostanze.

Al termine del pareggio ottenuto sul campo della Lucchese, il presidente dell'Olbia Alessandro Marino ha rilasciato alcune dichiarazioni a commento della partita e degli episodi che ne hanno condizionato il risultato. "Chiudiamo l'anno con un buon risultato - esordisce il presidente - su un campo non semplice e contro una squadra che a me piace molto. Anche per questo è sgradevole dover commentare una partita giocata in un clima ostile, spesso sopra le righe e con una direzione di gara che nei momenti chiave è mancata di lucidità".

Il riferimento va al fallo da rigore su Ragatzu non ravvisato dal direttore di gara, quando il risultato era ancora sullo 0-1 in favore dell'Olbia. "La non assegnazione del calcio di rigore su Ragatzu all'inizio del secondo tempo ci ha penalizzato oltre misura perché sulla ripartenza la Lucchese ha guadagnato il corner da cui è scaturito il pareggio. Credo che il risultato finale rispecchi quanto fatto vedere dalle due squadre in campo, ma speravo, dopo Cremona, di non dover più commentare scelte arbitrali di questo tipo. Con una decisione differente - chiude la riflessione Marino - sul fallo da rigore, probabilmente adesso staremmo a parlare di un altro finale".

Questa prima metà del campionato porta comunque un bilancio in attivo per l'Olbia, che da neopromossa ripescata ha saputo sopperire con organizzazione, forza e tenacia ai ritardi imposti dalle tempistiche, proponendosi come una solida realtà del girone. "Resta il fatto - puntualizza Marino - che se all'inizio del campionato eravamo un cantiere aperto, oggi possiamo dire di essere cresciuti e di avere acquisito le nostre certezze. Continuiamo comunque a lavorare duro perché dobbiamo migliorare soprattutto su alcune fasi di gioco".

Il 2016 di mister Mignani da allenatore dell'Olbia si chiude con lo stesso risultato con cui si era aperto: un pareggio. Il 10 gennaio, all'esordio sulla panchina bianca, fu 3-3 a Castiadas. A distanza di quasi 12 mesi, l'1-1 di Lucca chiude un anno positivo che permette alla squadra di andare alla sosta con la giusta e meritata serenità.

Soddisfatto il tecnico nel commentare la partita: "Sapevamo che sarebbe stata dura affrontare una squadra dai valori corali e individuali importanti come la Lucchese. Abbiamo però preparato bene la sfida, studiando pregi e difetti dell'avversario. Nel primo tempo - analizza il mister - dopo il gol ci siamo abbassati troppo soffrendo un pochino la loro fisicità, mentre la ripresa è stata più equilibrata. Abbiamo concesso e rischiato pochissimo, gestendo bene la palla e mancando forse di lucidità nell'ultimo passaggio in un paio di circostanze. Resta il rammarico per il palo colpito da Kouko, vincendo non avremmo rubato niente, ma il pareggio resta comunque un buon risultato". Sul rigore non assegnato per fallo su Ragatzu prima del pari lucchese, Mignani taglia corto: "Non voglio commentare perché non sono situazioni allenabili, ma è sembrato evidente a tutti il fallo".