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L'Onu riconosce le Bocche di Bonifacio come "area sensibile"

L'Onu riconosce le Bocche di Bonifacio come
L'Onu riconosce le Bocche di Bonifacio come
Olbia.it

Pubblicato il 18 October 2011 alle 10:09

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Sanciu : “La decisione dell’Onu di riconoscere ‘area sensibile’ le Bocche di Bonifacio è un’ulteriore concreto passo vero l’istituzione del parco marino internazionale dello stretto” “Il riconoscimento da parte dell’Onu dello status di area marina particolarmente sensibile per le Bocche di Bonifacio è un grande risultato , frutto della mobilitazione di tutti, un primo grande passo verso l’istituzione del parco internazionale delle Bocche, propedeutico , oltreché alla tutela del patrimonio naturalistico dell’area, allo stop al transito delle merci pericolose nello stretto”. Il Presidente della Provincia Olbia Tempio Fedele Sanciu esprime soddisfazione in merito alla notizia della recente decisione dell’IMO (International Marine Organization), agenzia dell’Onu, che consentirà di rafforzare le misure di protezione ambientale nello stretto. Il Presidente il 21 giugno 2011 aveva depositato un’interrogazione in Senato nella quale si chiedeva al Ministro dell’Ambiente di conoscere a che punto fosse la procedura per la creazione del Gruppo Europeo di Collaborazione territoriale del parco Internazionale delle Bocche di Bonifacio. “Ogni anno, transitano nello stretto non meno di 130mila tonnellate di merci pericolose. Entrambi i governi nel 1993 avevano vietato la navigazione nelle bocche per la navi delle rispettive nazionalità che trasportavano idrocarburi e altre sostanze pericolose nocive. Era stato anche attivato un centro di controllo presso la Capitaneria di porto della Maddalena, in collaborazione con il Governo francese, per il monitoraggio del traffico al fine di bloccare anche il transito della navi di altre nazionalità che trasportavano merci pericolose. Tra Italia e Francia infine, su questo punto specifico nel 2010 erano state sottoscritte una dichiarazione congiunta relativa al transito e una lettera di intenti relativa alla creazione del Parco”. “Ora si deve accelerare l’istituzione della riserva internazionale in modo che venga tutelato il patrimonio naturalistico unico, fatto di flora e fauna autoctone di particolare pregio la cui tutela – conclude il Presidente della Provincia Olbia Tempio Fedele Sanciu - è necessaria non solo in un’ottica di garanzia della biodiversità, ma anche di miglioramento delle condizioni di vita, nonché di sviluppo economico sostenibile+ e diversificazione dell’offerta turistica del territorio in grado di rivitalizzare queste aree tradizionalmente marginalizzate, ma dalle enormi potenzialità”.