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Cronaca

Loiri. Dipendente minacciata. La Uil scrive al Prefetto

Loiri. Dipendente minacciata. La Uil scrive al Prefetto
Loiri. Dipendente minacciata. La Uil scrive al Prefetto
Olbia.it

Pubblicato il 18 June 2015 alle 17:43

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Loiri Porto San Paolo, 18 Giugno 2015 - La vicenda relativa alle minacce ricevute da una dipendente del Comune di Loiri Porto San Paolo continua. La Funzione Pubblica UIL ha deciso, infatti, di scrivere ufficialmente al Prefetto di Sassari per descrivere nel dettaglio le pressioni a ci è sottoposta la dipendente.

La dipendente comunale è stata oggetto di pesanti minacce da parte di un cittadino tramite Facebook. La materia di cui si occupa la lavoratrice è molto delicata e tocca la sfera privata delle persone. La dipendente, in seguito alle frasi scritte su Facebook, ha provveduto a denunciare tutto ai Carabinieri e ad informare i sindacati.

Quest'oggi i lavoratori del Comune di Loiri si sono riuniti in assemblea per discutere il caso. Alleghiamo la lettera indirizzata al Prefetto di Sassari dalla UIL.

Oggetto: Offese e minacce di morte alla dipendente del Comune di Loiri Porto San Paolo Dott.ssa XXXX, Responsabile del Servizio Sociale del medesimo Ente. Richiesta intervento.

Ill.mo Sig. Prefetto

la presente per segnalarle i fatti accaduti alla Dott.ssa XXXX che nei giorni scorsi, in virtù dell’ufficio che ricopre, ha ricevuto pensanti minacce e offese alla sua morale e professione, mediante il famoso Social Network Facebook e da persona nota, che hanno portato la dott.ssa XXXX a procedere mediante denuncia ai Carabinieri di quanto successo.

La dott.ssa XXXX, nostra iscritta, ha manifestato alla scrivente Organizzazione Sindacale tutto il malessere dovuto al silenzio che l’Amministrazione Comunale di Loiri Porto San Paolo perpetra sulla vicenda. Un silenzio assordante lasciato alla libera interpretazione che stante la delicatezza di quanto successo e le paure manifestatemi dalla XXXX, anche i merito alla sua sicurezza personale, dei suoi familiari e delle persone oggetto della sua attività professionale scatenanti le offese e minacce sopra esposte, sono fonte di disagio che minano la serenità personale e dei familiari della XXXX profondamente scossa e turbata dai fatti accaduti e dalle parole non dette da chi doveva difendere la sua attività come dipendente pubblico.

Il senso dello sconforto che con la presente manifestiamo, dovuto al silenzio di chi rappresenta l’Amministrazione Comunale, è grande e preoccupante che ci spinge a rivolgerci alla Sua persona ed a un suo autorevole intervento al fine di garantire la sicurezza di tutto il personale che sia per i tempi difficili per la popolazione, sia per le particolari situazioni ambientali che sono presenti nel territorio, rendono sempre più difficile operare con responsabilità e serenità nel proprio ambito lavorativo.

Ai fini di una più compiuta valutazione di quanto esposto e per segnalarle il peso che viene dato a quanto successo, la scrivente Organizzazione Sindacale ha chiesto un incontro al Sindaco nei giorni immediatamente successivi all’accaduto, che veniva concesso per il lunedì 15/06 alle ore 18:30. Tale incontro non si è tenuto per una riunione precedente fissata dal Sindaco che si è protratta ben oltre l’orario convenuto con lo scrivente. Per poi essere contattato alle 19:45 e chiedermi la disponibilità per quell’ora alla riunione. Ma me n’ero già andato senza disturbare ulteriorimente il Sindaco impegno in affari ben più importanti. Il tempo scorre e la serenità dei dipendenti vacilla in un clima di ncertezza che il silenzio dell’Amministrazione, sotto questo punto di vista deprecabile e censurabile, aiuta ad alimentare; come che una presa di posizione degli Amministratori possa in qualche modo incrinare questioni squisitamente elettorali.

Vogliamo a tal proposito segnalare, inoltre, l’anomalia dell’Ufficio di Polizia Locale del medesimo Comune: gli agenti di polizia locale impegnati in servizi esterni sono privi di armamento e dei più elementari sistemi di difesa personale nell’esercizio del proprio servizio anche in notturna. Tutto ciò viene segnalato al fine di far meglio comprendere la scarsità di interesse in merito alla sicurezza del proprio personale nelle funzioni istituzionali dell’Ente.

Chi è armato è relegato ai servizi in ufficio con un unico orario lavorativo diurno 8-14. Il personale non armato, impegnato in servizio notturno, non è dotato del minimo equipaggiamento di difesa personale ed impossibilitati a svolgere in certi orari, un adeguato servizio che la divisa, i tempi ed i luoghi dove si dovrebbe svolgere il servizio, necessiterebbero.

Nella speranza che la presente venga in tempi brevissimi attenzionata dal suo Spett.le Ufficio e dalla Sua persona, rimanendo a disposizione per qualunque chiarimento, integrazione e delucidazione, colgo l’occasione per formularLe i miei più cordiali saluti.

Il Coordinatore Territoriale Gallura Resp.le Enti Locali Rag. Francesco Testoni