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Satira, Cultura

L'IMPORTANTE E' PRENDERLA BENE

L'IMPORTANTE E' PRENDERLA BENE
L'IMPORTANTE E' PRENDERLA BENE
Maalex

Pubblicato il 08 April 2018 alle 19:26

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Inauguriamo con questo pezzo satirico, dedicato alla votazione della mozione per il reinserimento di Olbia.it nella mailing list del Comune di Olbia, la nuova rubrica satirica curata da Maalex.

Si salvi chi può, recita un antico modo di dire. Va da sé che chi invece non può si deve far salvare dagli altri.

Gli altri siamo noi affermava Umberto Tozzi alle prese con le tronche, ingenerose, dei suoi testi. E se gli altri siamo noi, allora si torna dritti al punto di partenza davanti allo specchio: si salvi chi può e anche chi non può. Un salvagente, un tronco di legno, una magia alla Dynamo, l'ombrellino-paracadute di un sex on the beach ad anticipare il buon auspicio di una nuova stagione alle porte, qualunque cosa tenga a galla o renda Leopardiano e più dolce il naufragio dell'estromissione dalla mailing list del Comune. Di una testata giornalistica on line, accreditata.

Personalmente mi ritrovo molto più spesso in poltrona - mentre provo a suicidarmi affogando con le buccette del popcorn - piuttosto che a spada e scudo branditi a rompere i maroni; cosa che magari mi destinerà al girone degli ignavi e non al paradiso degli eroi, ma a stomaco pieno almeno.

Seguo questa sorta di pièce che ricorda il teatro dell'assurdo francese dal momento in cui la carica di primo cittadino decide, in base a un coefficiente di sgradevolezza il cui algoritmo di base mi è chiaro almeno quanto l'acqua del gestore della rete, che Olbia.it non farà parte della lista degli informati. Come da costume del calendario odierno che conia e perpetua ogni occasione per festeggiare (la festa del papà, dei nonni, dei cugini, degli amici, la festa delle medie, la festa a sorpresa, la festa delle feste, la festa festosissima e ad libitum sfumando) ho cercato di capire se la giornata degli scherzi potesse avere replicato anche in tale occasione.

Stropiccia gli occhi e credici. Tutto vero. (sinonimi conosciuti: 'immagina, puoi'. Grazie George per essere passato in Olbia town.)

Siccome in questi giorni ho il televisore rotto (o meglio, è uno splendido 48 pollici che per un bizzarro voodoo condominiale non riceve alcun segnale di antenna) ho deciso di abdicare le televendite dei coltelli in ceramica in favore della diretta del Consiglio comunale che, nel mentre, faceva slittarein una curiosa quasi-fascia-protetta alcuni argomenti di discussione tra cui quello del reinserimento di Olbia.it nella hall of fame.

Detto ciò, in tutta onestà non conosco il dettaglio della composizione politica del megaconsiglio astrale che l'altro giorno ho visto spixellatamente in streaming prodigarsi in accorati confronti a viso aperto; ho seguito gli interventi del presidente che aveva una specie di dossier (me ne scuso, ma scrivere anglicismi o francesismi è l'unica cosa gratis che mi rimane) che conteneva alcuni 'ritagli'.

Tanto di cappello per l'idea di stampare la notizia di un quotidiano non cartaceo in formato cartaceo. Rivoluzionari di tutto il mondo, non siete nessuno: a tutt'oggi carta canta (e stampa) mentre il web a cantare ci prova ma a quanto pare stona. La cartelletta al cospetto del Presidente del Consiglio comunale avrebbe degli esempi di articoli monellissimi che, diciamo così, avrebbero messo in ombra il Consiglio stesso. Ma il dovere della stampa non era dare voce a chi ha qualcosa da dire?

Mi fa impazzire questa cosa. Cioè, in realtà non me ne cale nulla ma mi porgo tante domande: al di là dei fattori diffamazione, ingiuria, falso, minaccia, violenza personale, intimidazione, escussione, mancata deontologia cos'altro rientrerebbe nella valutazione della correttezza di un servizio giornalistico di pubblica utilità?

Il risvoltino dei jeans dell'editore? Il periodo di calore del gatto della direttrice? Frutta? Cantanti? Colori? Città?

Mi domando e non mi do neppure una risposta. Riesco ad essere la quintessenza dell'automaleducazione pure in un ipotetico schema Marzullo.

Però non ho capito. E capirai che novità.

Il discorso del Presidente, nei miei personali confronti, ha avuto un coefficiente persuasivo tale addirittura da ipotizzare prima ancora l'acquisto di un prodotto di televendite; a me che sono strano - ci sta - ma impermeabile, vivaddìo, agli attacchi commerciali di larga scala.

Non pretendo di essere un tipo sveglio in senso stretto ma potrei trascrivere il discorso del Presidente e poi vedere se riesco a orientarmi. Mannaggia mamma, potevi farmi meglio. Sarà che non capisco una mazza (frissa), sarà che mi è finito il popcorn e mi agito, sarà sarà quel che sarà.

Oggettivare e sostenere la scelta del Sindaco con le motivazioni che mi è parso di cogliere dalla diretta mi fa ben sperare circa le capacità velleitarie dell'essere umano. Parlo ovviamente di quelle della testata giornalistica e non del Presidente del consiglio (n.d.r.: ci mancherebbe signor Presidente, non la conosco e sono sicuro che sia assolutamente imparziale, funzionale e professionale nell'incarico che le è stato affidato; ciononostante, per circostanze del tutto personali e facoltative preferirei continuare a non conoscerla. Non me ne voglia, sono un po' misantropo con chiunque).

Il giornale dell'impertinenza, con la pubblicazione del sondaggio a campione esemplificativo e non esaustivo (la legge non ammetterà ignoranza ma i social ne ammettono fin troppa, e Wikipedia può aiutare chi ignora ad apprezzare le differenze) avrebbe intaccato la suscettibilità degli investors arabi - aridaje co' sto inglish - nel territorio di Olbia e della Gallura. Giornalisti, per la miseria se siete monelli.

People have the power, quindi?Il potere c'è, è dentro di noi.

Se è per questo anche io ho sempre desiderato cambiare la traiettoria di un Airbus 380 con un peto unico, pur non provandoci mai fino in fondo. Lo so, è puerile o forse non ci ho creduto abbastanza. Per uno che sommariamente non crede a nulla, non che sia questo grande sconvolgimento siderale.

La testata avrebbe messo a rischio un numero imprecisato di ipotetici posti di lavoro. Che potere. Che power.

Da profano (ma non troppo) ho sempre pensato che si attuassero modelli di business basati sull'analisi di mercato nel medio/lungo periodo infine tradotta in vile danaro, mentre da oggi coi chakra aperti cercherò di abituarmi all'idea dell'emotional marketing: 'mi girano le balls, ergo anche se ci smeno l'affare non si chiude' detta come si direbbe al bar sotto casa. Olbia.it ha fatto tremare il territorio: mani in alto, questo è un sondaggio.

Ma sì, l'importante è prenderla bene.

Maalex

Satira