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Cronaca

Lavoratori stagionali: Cgil in campo per accordo quadro e modifica decreto

Lavoratori stagionali: Cgil in campo per accordo quadro e modifica decreto
Lavoratori stagionali: Cgil in campo per accordo quadro e modifica decreto
Olbia.it

Pubblicato il 21 May 2020 alle 22:31

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Olbia, 21 maggio 2020 - Cgil Gallura scende in campo in difesa dei diritti dei lavoratori stagionali. Con un comunicato il Segretario generale Cgil Gallura , Luisa Di Lorenzo, indica le due strade per sostenere tutti lavoratori stagionali in conseguenza delle crisi economica da Covid-19. Due strade per dare l’indennità a tutti. "Come più volte ribadito dalla Cgil Gallura, il decreto “Cura Italia” del 17 marzo concede l’indennità di 600 euro solo ai lavoratori stagionali che abbiano prestato la loro attività nel settore del Turismo e negli stabilimenti termali ma esclude gli stagionali di tutti gli altri settori. Con l’ultimo decreto “Rilancio” (atteso a ore sulla Gazzetta Ufficiale) si è posto rimedio a questa ingiustizia sociale ma parzialmente: gli stagionali esclusi prenderanno l’indennità ma soltanto per il mese di aprile e maggio (non recupereranno quindi quella di marzo)". "Diventa a questo punto quanto mai urgente chiedere alla Regione Sardegna di dare attuazione all’accordo quadro del 26 marzo perché ciò consentirebbe ai lavoratori esclusi di avere il ristoro dei 600 euro anche per il mese di marzo. Stiamo parlando di persone che non hanno ricevuto un solo euro di fondi pubblici, che sono esasperate, prive di reddito e senza prospettive di lavoro". "Ma questa non è l’unica criticità del “Cura Italia”. L’art. 29 del decreto individua quale platea di beneficiari i “lavoratori stagionali”. L’Inps sta dando un’interpretazioni letterale e rigida dei destinatari della misura, riconoscendo quali lavoratori stagionali solo “coloro che all’atto dell’assunzione siano stati inquadrati con qualifica assicurativa e previdenziale di lavoratore stagionale (individuato con codice FS)”. Sembra un concetto banale ma non lo è: infatti molti lavoratori del settore del turismo sono stati esclusi poiché assunti con qualifica di lavoratori a tempo determinato (individuati con codice FD)". Si legge nel comunicato. "Per la prima criticità abbiamo la soluzione – come detto - ed è in mano alla Regione Sardegna: quando darà attuazione all’accordo quadro siglato con le parti sociali il 26 marzo, darà una copertura economica a tutti i lavoratori stagionali degli altri settori anche per il mese di marzo (non previsto nel decreto Rilancio)". "Per la seconda criticità, la soluzione non è a portata di mano poiché dipende dalle decisioni del Governo". "La Cgil Gallura chiede che venga eliminata la distinzione tra lavoratori stagionali in senso stretto e lavoratori a tempo determinato per ragioni di stagionalità (quest’ultimi esclusi dal beneficio) poiché riteniamo che questa sia una grave discriminazione. Seppur in presenza di una differenza formale, di fatto non sussiste nessuna differenza tra le due tipologie di lavoratori rispetto alla causale della loro assunzione legata ai picchi stagionali. Eliminata tale distinzione, chiediamo che per recuperare il mese di marzo, gli esclusi del turismo assunti a tempo determinato possono almeno accedere al cosiddetto reddito di ultima istanza". Conclude il comunicato firmato dal Segretario generale Cgil Gallura Luisa di Lorenzo.