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Cronaca

l'Asl di Olbia lancia l'allarme: "Troppi codici bianchi e verdi al Pronto Soccorso"

l'Asl di Olbia lancia l'allarme:
l'Asl di Olbia lancia l'allarme:
Paolo Ardovino

Pubblicato il 17 July 2015 alle 17:45

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Olbia, 17 luglio 2015 - Stanchi della troppa attesa al Pronto Soccorso e del conseguente dilungarsi dei tempi? La Asl di Olbia lancia all'appunto un appello rivolto a popolazione e turisti: "Un uso più appropriato dei Servizi sanitari consentirebbe di ridurre i tempi d’attesa al Pronto Soccorso”. Disidratazione, scottature da eccessiva esposizione al sole, graffi, spine di riccio: questi i casi più comuni di "codici bianchi" e "codici verdi" lievi che, anche nell'estate 2015, si riversano nei Pronto Soccorso della Asl 2. "Il 40% degli accessi giornalieri rientra in questi casi, episodi con scarsa dignità di trattamento da parte di un servizio di Urgenza-Emergenza come il Pronto Soccorso - spiega Attilio Bua, direttore delPronto Soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia -. All’interno di questa percentuale, una buona parte è rappresentata da turisti che, impropriamente, si rivolgono alla nostra struttura per avere delle risposte che avrebbero potuto tranquillamente ricevere dalla Guardia Turistica”, spiega Attilio Bua, direttore del Pronto Soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia". In questi casi però, per capire al meglio ciò di cui si parla, è bene scomodare dati e statistiche; i numeri del 2015 hanno già registrato un incremento rispetto al 2014 pari al 9%: dal 01 al 13 luglio 2015, all’ospedale di Olbia sono transitati 1.761 pazienti (nel 2014 erano 1654); a Tempio Pausania 670, contro i 608 dell'anno passato e a La Maddalena 353 accessi a dispetto dei 288 del 2014. Nelle prime due settimane di luglio, dunque, sono transitati nei pronto soccorso della Asl 2 ben 2.784 pazienti - contro i 2.550 del 2014 -, e di questi oltre il 70% (213 codici bianchi + 1776 codici verdi) sono codici di bassa intensità di cure che avrebbero potuto ottenere risposte sanitarie, in tempi sicuramente più ragionevoli, dal medico di continuità assistenziale come la Guardia Medica e quella Turistica. “All’interno di un Pronto Soccorso, che deve gestire le emergenze, è necessario stabilire un ordine per l’accesso alle visite che non può certo essere regolarizzato in base all’ordine di arrivo, ma di gravità, stabilito attraverso il Triage - prosegue Attilio Bua -. Un paziente in pericolo di vita ha diritto di ricevere le cure prima di un paziente che invece ha il tempo per attendere”. E' doveroso ricordare che il Triage è il sistema utilizzato per selezionare i soggetti arrivati al Pronto Soccorso in base alla gravità delle patologie riportate: dopo una prima valutazione da parte di personale specializzato, il grado di urgenza di ogni paziente viene rappresentato da un codice colore assegnato all’ingresso nella struttura ospedaliera che ricordiamo può essere - in ordine di urgenza ed immediatezza nell'assistenza - Rosso, Giallo, Verde o Bianco. In quest’ottica è opportuno non ricorrere al Pronto Soccorso per ottenere visite per disturbi di lieve entità, basterebbe rivolgersi al Medico di Medicina Generale (o al Pediatra di libera scelta per i bambini) nelle ore diurne o alla Guardia Medica in quelle notturne. Per i turisti e non residenti c’è infine la Guardia Turistica (ben 14 quelle attivate dalla Asl di Olbia), un presidio sanitario attivo nel periodo estivo ed in grado di assicurare l’Assistenza sanitaria di base.