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Cronaca

La Maddalena, cinghiali: uccidere per non gestirli?

La Maddalena, cinghiali: uccidere per non gestirli?
La Maddalena, cinghiali: uccidere per non gestirli?
Laura Scarpellini

Pubblicato il 22 May 2019 alle 16:43

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La Maddalena, 22 maggio 2019 - Serve ormai un'azione congiunta tra il Comune de La Maddalena e l'Ente Parco per giungere alla risoluzione della problematica riguardante la diffusione dei cinghiali sul territorio. I rimpalli che si susseguono da tempo stanno stancando i cittadini.

E' tempo di affrontare il problema dal punto di vista della pubblica sicurezza, dell’igiene e dei comportamenti più adatti alla convivenza con questi animali che di certo non hanno scelto spontaneamente di essere qui. Il Comune de La Maddalena scarica le competenze all'Ente che le rimanda indietro.

L'Ente si dice certo di stare lavorando fattivamente con le istituzioni regionali e statali, per mettere in atto un piano di eradicazione definitivo e continuativo nel tempo per l’eliminazione del cinghiale dal territorio del Parco. E' prevista l’alternanza temporanea tra abbattimenti e catture senza interruzioni nel tempo fino a completa eradicazione. I fondi stanziati a bilancio sono stati inseriti come anche la convenzione con l’Agenzia Forestas che si occuperà delle catture.

L'attuale normativa rende più difficile il prelievo con gabbie, decisamente più efficace rispetto ai soli abbattimenti poiché i capi catturati, secondo le normative sanitarie, non vanno trattati come cacciagione ma come animali allevati.

Ci si chiede: l'animale che viene classificato "dannoso per la comunità umana" lo si rende più appetibile in un territorio dove la caccia è considerato ancora un sport?