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Cronaca

La Gallura devastata dalle fiamme: roghi dolosi in tutto il territorio

La Gallura devastata dalle fiamme: roghi dolosi in tutto il territorio
La Gallura devastata dalle fiamme: roghi dolosi in tutto il territorio
Olbia.it

Pubblicato il 15 July 2011 alle 00:03

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La cronache parlano di un paesaggio che non c’è più. Due giornate ardenti che inginocchiano la Gallura ai piedi di qualche scellerato. Il contesto richiama uno spettacolo alieno e senza vita. Scrutato da Olbia, l’orizzonte regala solamente torri di fumo. Un mix fatale di maestrale, caldo torrido e fiamme che rimarrà negli annali dei disastri. Dopo il devastante rogo che ha incenerito duemila ettari tra Oschiri, Berchidda e Monti, le fiamme tornano più devastanti che mai. Gli incendi scatenati nella giornata di ieri hanno ferito l’intero territorio gallurese, da Porto Istana a Palau, da Olbia ad Abbiadori, da Calangianus a Porto San Paolo. Un disastro talmente vasto che ha spinto la Provincia Olbia-Tempio a richiedere lo stato di crisi, mentre la Coldiretti ha lanciato un appello al Governatore Ugo Cappellacci per l’istituzione di una task force in grado di quantificare i danni subiti dalle aziende. Per questa mattina, invece, è stata convocata in via d’urgenza, nell’aula consiliare di Berchidda, la IV Commissione Provinciale Ambiente per discutere dell’emergenza di questi giorni. Le fiamme divampate nella giornata di ieri, secondo le ricostruzioni del Corpo Forestale, sono presumibilmente di origine dolosa e appiccate tramite micce incendiarie dal bordo delle strade.

PORTO ISTANA E COSTA CORALLINA– Le fiamme, divampate nella tarda mattinata di ieri e alimentate dal forte maestrale, hanno interessato le campagne tra Murta Maria, Porto Istana e Capo Ceraso, un’area frequentatissima dai turisti. Nell’inesorabile avanzata verso il mare, il fuoco ha bruciato case, auto, tettoie e vegetazione. Minacciati numerosi villaggi turistici, mentre sono centinaia gli evacuati, in particolare dal centro “Le Vele”, a 400 metri dal mare. Per fortuna, non si registrano feriti. L’incendio sarebbe partito da bordo strada: gli agenti del Corpo Forestale sospettano infatti l’azione dolosa dei piromani. Fiamme divampate dalle ore 17 anche presso la Costa Corallina tra Porto Istana e Porto San Paolo. I villeggianti, in via precauzionale, sono stati costretti ad abbandonare le villette. Altri, invece, si sono riversati in spiaggia e sono stati recuperati via mare dalle motovedette della Capitaneria di porto (43 persone di cui 24 bambini).

GLI ALTRI ROGHI – Un altro rogo è divampato, intorno alle ore 14, presso la zona industriale di Olbia: l’incendio è stato subito domato grazie all’intervento dei soccorsi di terra. Fiamme anche tra Arzachena e Palau presso la località “le Saline”. Anche in questo caso, le fiamme sono divampate da bordo strada. Diretto verso Capo d’Orso, il rogo ha bruciato alcune imbarcazioni e roulotte e l’area è stata interamente evacuata. Ad Abbiadori, invece, il rogo è stato soffocato dal reparto antincendio del Consorzio Costa Smeralda, tramite le squadre di terra e il proprio mezzo aereo. Dalle ore 16 emergenza incendi anche a Calangianus.

I SOCCORSI –Intervenute su ogni fronte le squadre dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale, della Protezione Civile e dei volontari. Alzati in volo anche i mezzi aerei antincendio: Canadair, elicotteri e un elitanker. La formazione dei Vigili del Fuoco, carente se considerata la vastità del rogo, è stata rinvigorita da altri vigili non in servizio.