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Cronaca

La Asl dice la sua sull'artcolo de L'Unione Sarda sull'assenteismo dei dipendenti

La Asl dice la sua sull'artcolo de L'Unione Sarda sull'assenteismo dei dipendenti
La Asl dice la sua sull'artcolo de L'Unione Sarda sull'assenteismo dei dipendenti
Olbia.it

Pubblicato il 09 November 2011 alle 18:44

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OLBIA. In riferimento all’articolo pubblicato nelle pagine de L’Unione Sarda, dal titolo “Gli assenteisti dell’azienda sanitaria. Timbravano il cartellino e uscivano: diversi impiegati sotto accusa”, e del commento “Nel paese dei furbi pagano i più deboli”, a tutela dell’immagine della’Azienda Sanitaria e dei suoi dipendenti, prende la parola la Direzione Aziendale della Asl di Olbia. Non entrando nel merito dell’indagine della Procura e della Guardia di Finanza, con le quali l’Azienda Sanitaria olbiese ha sempre collaborato in uno spirito di massima collaborazione, è doveroso in questo caso prendere una posizione ferma a difesa dei dipendenti di questa Azienda; medici, operatori sanitari, tecnici e impiegati amministrativi di ogni genere e grado, che giornalmente prestano il loro servizio e consentono, nonostante la carenza di risorse, sia economiche che umane, una regolare erogazione dei servizi sanitari. L’Azienda attende con fiducia l’esito dell’indagine, nel frattempo non può che tutelare tutto il personale che con dedizione garantisce l’attività quotidiana dell’Ente e che viene danneggiato da affermazioni come “il malaffare era diffuso negli uffici della Asl”. L’Azienda si rammarica che questa vicenda possa produrre un clima di sfiducia negli operatori e negli stessi utenti in un momento di trasformazione dell’Ente in cui sono necessari grande collaborazione e lavoro di squadra La Direzione Aziendale della Asl di Olbia, guidata dal direttore generale Giovanni Antonio Fadda, dal direttore amministrativo Giorgio Tidore, dal direttore sanitario Maria Serena Fenu, rinnova e ribadisce la propria stima e fiducia verso i dipendenti di quest’Azienda che quotidianamente garantiscano l’erogazione dei servizi. “Da quanto finora richiesto dagli organi investigativi ci risulta che il controllo non sia esteso a tutti i dipendenti dell’Azienda, ma riguardi una situazione specifica”, ci tiene a precisare il direttore generale Giovanni Antonio Fadda.