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Cronaca

Kriti ad Olbia, Go in Sardinia ce l'ha fatta

Kriti ad Olbia, Go in Sardinia ce l'ha fatta
Kriti ad Olbia, Go in Sardinia ce l'ha fatta
Angela Galiberti

Pubblicato il 16 June 2013 alle 16:55

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giampaolo scanu go in sardinia anek lines Olbia - E' entrata nel Golfo di Olbia con passo lento alle prime luci dell'alba, esattamente come tante altre navi di passaggio. Ma lei, la Kriti, non è una nave come le altre: è la nave della speranza, della scommessa e della rinascita. Bloccata a Livorno per interminabili giorni, dopo aver avuto il sospirato via libera e dopo aver toccato Civitavecchia, è finalmente giunta a Olbia per lasciare a terra i primi 400 passeggeri targati Go in Sardinia. Ad attenderli in banchina una sorta di comitato festeggiamenti formato da alcuni degli imprenditori sardi che hanno dato vita al consorzio guidato dal presidente Giampaolo Scanu. "All'interno del consorzio - ha detto il presidente Scanu - è rappresentata tutta la Sardegna, da Alghero a Sant'Antioco, e tutto il comparto turistico, dall'albergo agli agriturismo". Cosa sia successo a Livorno non è dato sapere. Giampaolo Scanu si limita a dire che è stata colpa della burocrazia. "Il meno è stato portare la nave dalla Grecia all'Italia - ha raccontato il presidente del consorzio - il più è stato star dietro alla burocrazia. Se dietro a quello che è successo c'è solo il voler assicurare più sicurezza ai passeggeri, ben venga". Go in Sardinia ha firmato il contratto con la compagnia greca Anek Lines nel mese di Maggio. "In Italia non c'erano navi disponibili - ha detto Giampaolo Scanu - così ci siamo rivolti alla Grecia, che è piena di traghetti ed è anche in piena crisi economica. La Anek Lines ha una storia simile alla nostra: è nata per evitare l'isolamento socio-economico dell'isola di Creta". Un sodalizio tra pari, tra isole in crisi, ma anche tra popoli che nel passato hanno stretto forti rapporti commerciali. Ora che la Kriti del consorzio Go in Sardinia è ufficialmente una nave di linea, bisogna chiedersi quali sono i suoi effetti sul mercato. "La nostra offerta è al 50% destinata al libero mercato e al 50% destinata ai pacchetti viaggio più soggiorno nelle strutture dei nostri consorziati - ha raccontato Giampaolo Scanu - i nostri prezzi sono inferiori dal 20 al 50%. Il nostro obiettivo non è guadagnare, ma portare i turisti in Sardegna. Per quest'anno puntiamo al pareggio". Ma il consorzio sta già pensando al futuro. "Se quest'anno andrà bene, il 2014 potrebbe essere molto diverso - ha detto il presidente di Go in Sardinia - potremmo avere 2 o 3 navi e stiamo pensando di diventare il vettore marittimo per il turismo sportivo". In pratica, Go in Sardinia - visti i numerosi eventi sportivi che vi sono nell'isola - contatterà le associazioni sportive interessate alla Sardegna per offrire pacchetti vantaggiosi. Anche questo è marketing, anche così si combatte la crisi economica. "E' stata la disperazione a far scattare la molla della sopravvivenza - ha raccontato Scanu - siamo riusciti anche a dare lavoro a una settantina di persone anche se solo per 4 mesi". All'interno della nave tutto è pensato per fare iniziare subito la vacanza ai clienti. La Kriti è una nave molto più che dignitosa: ha una piscina sul ponte, un bar capiente e luminoso, negozi che vendono prodotti sardi, scale mobili, cabine pulite, 1600 posti passeggeri e spazio anche per le merci. "Non nasciamo per trasportare merci - ha detto Scanu - ma siamo al fianco degli autotrasportatori e tra poco apriremo anche a loro le nostre navi. Le nostre tariffe sono inferiori del 30%". Insomma, Go in Sardinia, più che l'iniziativa di un privato sembra l'embrione della flotta sarda - quella vera. "Onore alla Saremar, ma li hanno mandati allo sbaraglio - ha sottolineato Scanu - se fosse possibile siamo disponibili a collaborare anche con loro. Fino ad oggi la politica locale ci è stata vicina, anche quella provinciale - anche se si è accorta di noi solo all'ultimo. Gli unici che ci hanno snobbato sono quelli della Regione. Alla Sfirs ci hanno preso a male parole per una fideuissione. Ma noi il contratto lo abbiamo fatto lo stesso e lo stiamo rispettando puntualmente". Alle 9 la Kriti è partita dall'Isola Bianca alla volta del continente. Al suo interno diversi passeggeri soddisfatti del servizio e della tariffa applicata.