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Cronaca

Ispettori Sanità a La Maddalena. Cgil: verificare tutto sistema emergenza-urgenza

Ispettori Sanità a La Maddalena. Cgil: verificare tutto sistema emergenza-urgenza
Ispettori Sanità a La Maddalena. Cgil: verificare tutto sistema emergenza-urgenza
Angela Galiberti

Pubblicato il 22 December 2015 alle 17:49

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Olbia, 21 dicembre 2015 - Questa mattina è giunta a La Maddalena la delegazione di ispettori che deve indagare sul caso dell'anziana morta per un aneurisma cerebrale abbinato al mancato trasferimento in elicottero. Gli ispettori sono stati mandati nell'arcipelago dal Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin. Lo scopo dell'indagine è capire se qualcosa non ha funzionato nella gestione dell'emergenza. Sul caso si è espressa la Cgil, in particolare Lorenzo Porcheddu responsabile Sanità Fp Cgil Gallura, per il quale è doveroso che si faccia luce non solo sulle cause che hanno portato alla morte della donna, ma anche allo stato di salute dell'intero sistema emergenza-urgenza dell'Arcipelago, della Gallura e dell'Isola intera. "Oggi, anche i fautori delle battaglie e delle barricate sul “punto nascita” scoprono ilvero problema della Sanità nell’Isola e scoprono che l’assenza di un pronto soccorsoben strutturato e funzionale è parte fondamentale per il diritto alla salute e la paritàassistenziale dei cittadini di La Maddalena - scrive Lorenzo Porcheddu -. La garanzia dell’accesso alla sanità è ildiritto ad essere curati nel miglior modo possibile diventa fondamentale soprattuttonel momento in cui è in corso una profonda revisione del sistema di rete Ospedalierae di riorganizzazione del sistema di urgenza - emergenza.Invece ci si perde attorno a ragionamenti su servizi importanti ma ormai superati, e alcontrario si tocca con mano, subito dopo l’emergenza, l’importanza di un servizio,quale quello del Pronto Soccorso e della urgenza-emergenza".

Secondo Porcheddu, la riorganizzazione potrebbe essere un'occasione per La Maddalena. "Le motivazioni per una revisione ci sono tutte, a partire da una delle “mini riforme”individuare “piattaforme” e la soppressione di molte “strutture complesse” ci da lapossibilità di riorganizzare le prestazioni sanitarie articolate all’interno del Presidioampliando gli accessi e eliminando, attraverso l’istituzione di un numero cospicuo diposti letto OBI (Osservazione Breve ed Intensiva), quei rischi e quel raccordo con lestrutture viciniori che oggi manca ed è mancato - conclude Porcheddu -. Insomma attraverso una ben studiatariorganizzazione non solo dei posti letto ma anche e soprattutto delle specialità e delpersonale sarebbe possibile, non solo mantenere ma rilanciare la funzione de Presidiocome una struttura adeguata alle esigenze della popolazione. In fine: è in atto un vero e proprio tentativo di uccidere il servizio sanitario nazionale, difare ancora una volta cassa sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini, e bisognaassolutamente interromperlo: non è più possibile immaginare nuovi tagli, il ché nonvuol dire non pensare e praticare una riorganizzazione volta al miglioramento deiservizi offerti. Con un elemento inderogabile: ogni risorsa liberata va restituita ereinvestita nel sistema".