Golfo Aranci - Mentre l'oasi di Monte Ruju-Capo Figari si lecca ancora le ferite, il corso della giustizia va inesorabilmente avanti. Il 3 Settembre scorso è stato incarcerato l'unico accusato,
M.M.: un giovane del posto, con diversi problemi di salute, che - grazie alle intercettazioni ambientali e a una confessione - è stato individuato come il presunto appiccatore dell'incendio che il 24 Giungo scorso ha distrutto la splendida oasi di Monte Ruju-Capo Figari.
Il ricorso. A difendere il giovane golfarancino vi è il dottor
Alessio Cicoria, un giovane avvocato olbiese che si è subito attivato con un
ricorso per sovvertire l'ordinanza di custodia cautelare. Ieri, a Sassari, il
Tribunale del Riesame ha esaminato tale ricorso
modificando il provvedimento adottato dal GIP di Tempio disponendo gli arresti domiciliari. Il ricorso si fondava, tra le altre cose, sullo
stato di salute del giovane indagato che risulta incompatibile, secondo la difesa, col carcere.