Olbia - Dopo l'angoscia, la rabbia. Perchè l'incendio divampato ieri a Golfo Aranci si è portato via qualcosa come 400 ettari circa di macchia mediterranea in uno dei posti più incantevoli della Gallura. Il Sindaco Giuseppe Fasolino, però, non vuole rimanere con le mani in mano. "Sì stiamo raccogliendo tutta la documentazione - ha detto il sindaco golfarancino - vogliamo che sia dichiarato lo stato di calamità". Calamità, quella dell'incendio, che sembrava essere stata superata e che invece, questa mattina, ha ripreso forza e vigore. Alle prime luci dell'alba Capo Figari bruciava ancora e ha bruciato sinchè non è arrivato un canadair dopo due ore e una serie infinita di chiamate tra Golfo Aranci, Cagliari e Roma. Perchè per avere un canadair non basta subire un incendio: bisogna avere il beneplacito della burocrazia. Una burocrazia, ovviamente, molto più lenta delle fiamme. In ogni caso, le indagini sul rogo vanno avanti senza sosta. Le testimonianze sono al vaglio degli inquirenti. Rimane la tristezza per l'oasi perduta. Ci vorranno 30 anni prima di ritrovare Monte Ruiu e Capo Figari al massimo dello splendore. Cala Moresca e l'Osservatorio si sono salvari, Cala Greca no così come tanti ginepri. Le bonifiche sono andate avanti per tutto il pomeriggio. Da domani si farà la conta dei danni. (FOTO MPO)