Olbia – Giancarlo Muntoni, Direttore del Corpo Forestale di Tempio Pausania, non nasconde una certa preoccupazione. I mezzi messi a disposizione dalla Protezione civile nazionale in Sardegna (2 Canadair, qualche elicottero, un elitanker forse da fine Luglio) possono essere
sufficienti, ma non in
condizioni straordinarie. “Quest'anno abbiamo avuto solo un paio di giorni con temperature elevate e venti fortissimi – ha detto Giancarlo Muntoni – ma
col solo incendio di Capo Figari abbiamo perso più ettari dell'anno scorso”. Muntoni è l'uomo del fuoco, quello che ogni anno combatte con le unghie e con i denti la piaga degli incendiari. “Le indagini su Capo Figari vanno avanti – ha aggiunto Muntoni – presto dovrebbero esserci delle novità”. Intanto si pensa al presente, ma soprattutto al posto più a rischio di tutta la Gallura:
Olbia. Strano ma vero, la città porta della Sardegna è il luogo che più rischia di essere preda degli incendiari. Poco importa se si tratta di persone con problemi psicologici o di criminali veri e propri: “
la città felice” attira incendiari come il miele attira le mosche. “Quest'anno abbiamo avuto solo
4 incendi – ha detto Muntoni – Capo Figari, due a Tannaule e uno in via Cina”. E proprio su
via Cina si stanno concentrando alcuni investigatori del Corpo Forestale. “Ogni anno in via Cina registriamo degli eventi – ha aggiunto il direttore del Corpo Forestale –
sappiamo chi fa queste cose. Quasi sicuramente sono dei
ragazzini minorenni che devono capire che
le ragazzate hanno un limite. Ecco io mi rivolgo ai
genitori di questi ragazzi. Parlate coi vostri figli.
I danni possono essere irreparabili e si rischia la galera”. Per Muntoni il fuoco è un evento devastante. Tornando a parlare di quello che è successo a Capo Figari, il Direttore del Corpo Forestale si è soffermato su quello che, durante le ispezioni del Corpo Forestale, è stato trovato in quel monte pieno di carbone e cenere. “A Capo Figari è successo un
disastro – ha raccontato il direttore Muntoni – la
colonia di mufloni che viveva lì è ridotta quasi sicuramente del
60%. Poi le
tartarughe, ne abbiamo trovate tantissime morte. Ma ne abbiamo trovate anche di
vive col
carapace bruciato. Queste le abbiamo soccorse e stiamo provando a salvarle. Ci vorrà del tempo. L'incendio è qualcosa di veramente devastante perchè uccide
un intero ecosistema. Le piante, gli insetti, i topi. Tutti gli esseri viventi hanno un ruolo nell'ecosistema. A Capo Figari si levano ancora
pennacchi di fumo. Sono le
radici degli alberi che continuano a bruciare”.
Dati 2012 Gallura 249 ettari bruciati dei quali
49 solo ad Olbia 129 incendiari
Dati 2013 Gallura 500 ettari bruciati 4 incendiari