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Cronaca

Inaugurata Piazza San Simplicio: città in festa, parata di politici

Inaugurata Piazza San Simplicio: città in festa, parata di politici
Inaugurata Piazza San Simplicio: città in festa, parata di politici
Angela Galiberti

Pubblicato il 10 May 2013 alle 22:49

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Olbia - Scene così, ad Olbia, non si vedevano - forse - dai tempi di Berlusconi: corso Umberto gremito di gente, innumerevoli fotografi e cameramen, rappresentanza politica in grande spolvero. Questa volta però la politica, o per meglio dire, la campagna elettorale non c'entra niente: oggi, ad Olbia, con quel corteo si è voluto festeggiare il completamento di un'opera fondamentale, un'opera il cui avvio inizò nel lontano 2003 sotto l'egida della giunta guidata da Settimo Nizzi. Venerdì 10 Maggio, in concomitanza con l'inizio dei festeggiamenti per il Santo Patrono, Olbia si è riappropriata della collina sulla quale sorge la Basilica di San Simplicio. Collina che, grazie al progetto denominato "Urban Center" si è trasformata in una piazza-sagrato con tanto di giardini, scalinata, illuminazione pubblica, parcheggio sotterraneo, bagni pubblici e ritrovamenti archeologici da valorizzare. A tagliare il nastro di piazza San Simplicio sono stati il Sindaco Gianni Giovannelli e il Presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci. Accanto a loro una parata di autorità civili e militari a cominciare dal comandante della Polizia Locale Gianni Serra, il vicesindaco Carlo Careddu, il Maggiore Cesare Antuonfermo e così via. Nominarli tutti è impossibile. Dopo il taglio del nastro, la benedizione: a officiarla il Vescovo della Diocesi di Tempio Ampurias Monsigor Sebastiano Sanguinetti, anche lui accompagnato alternativamente da due angeli custodi molto speciali: in primis don Francesco Tamponi (responsabile dell'Ufficio Beni Culturali diocesano), in secundis don Debidda (parroco della basilica olbiese). Solo alla fine sono saliti sul palco i politici. A inaugurare i saluti delle autorità è stato il sindaco Giovannelli che ha ringraziato tutti: l'azienda Ge.di, l'assessore ai Lavori pubblici Davide Bacciu, la Soprintendenza per i Beni Archeologici, ma anche la passata amministrazione guidata da Settimo Nizzi - invitato a salire sul palco. "Questo perchè voglio sottolineare - ha detto Giovannelli guardando la folla radunata nella piazza - che le amministrazioni lavorano in continuità". Chissà se queste parole possono rappresentare una sorta di "segno di pace" nei confronti dell'ex-avversario alle scorse comunali. Fatto sta che Settimo Nizzi ha rimarcato lo stesso concetto. "Noi siamo amministratori pro-tempore - ha detto l'ex sindaco, anche lui rivolgendosi alla piazza - e può capitare di inaugurare opere iniziate da altri. A me è capitato quando sono stato eletto per la prima volta. Dopo due giorni ho dovuto tagliare un nastro". Il senso del discorso dei due ex- contendenti è semplice: non importa chi inizia e chi finisce perchè le opere, alla fine, si fanno per la città e per i suoi abitanti. Infine, piccolo excursus sui ritrovamenti: a farlo è stato il dottor Rubens d'Oriano, soprintendente per i beni archeologici. "Con i ritrovamenti effettuati - ha detto d'Oriano - possiamo dire con certezza che questo luogo di culto esiste da 2000 anni in perfetta continuità". Prima di San Simplicio, nello stesso posto, si adorva la dea dell'Aldilà Cerere-Demetra. Attorno al suo tempio, di cui è stata trovata la rampa d'accesso, si estendeva la necropoli. Durante gli scavi sono state rinvenute 450 tombe di diverse epoche: dal periodo punico a quello giudicale. A tutto questo bisogna aggiungere un forno per la calce dell'epoca medievale. E i fondi promessi dalla Regione? "Lo voglio dire qui davanti alla città - ha detto il Presidente Cappellacci una volta salito sul palco - l'istruttoria per i fondi utili alla valorizzazione dei reperti ritrovati ha avuto esito positivo".