Imposta di Soggiorno. Chessa: non mi sento di alzare le tasse a tutti

Olbia, 03 Luglio 2015 - E' in corso la discussione sull'imposta di soggiorno. L'assessore al Bilancio, Ninni Chessa, ha spiegato cosa c'è dietro questa decisione. Un intervento ponderato e pieno di numeri, quello dell'assessore Chessa, ma anche in un certo senso sofferto. L'aula consiliare è piena di cittadini: molti sono qua per Abbanoa, molti altri sono qua per l'imposta di soggiorno. L'obiettivo è capire cosa sta accadendo e perchè.

L'assessore Chessa ha cercato di spiegare i motivi che stanno dietro all'imposta di soggiorno. In pratica, mentre il gettico fiscale versato dai cittadini olbiesi è cresciuto leggermente, lo Stato ha tagliato i trasferimenti. Olbia, nonostante versi tanto, riceve pochissimo. Colpa del Fondo di solidarietà per i Comuni, a cui Olbia non attinge. Altre città, invece, attingono senza problemi.

"Cagliari prende dal fondo di solidarietà nazionale 8milioni di euro. Sassari, da quel fondo, riceve 5 milioni - ha detto l'assessore Ninni Chessa -. Noi diamo al fondo, nel 2015, 8.359.000 euro. Sapete chi si è accorto che Olbia è una città turistica? Lo Stato si è accorto molto bene della nostra città turistica. Qualche anno fa è nato un fondo comunale per redistribuire risorse alle città con aeroporto. Si chiama addizionale comunale. E' stata istituita nel 2003. La ricaduta su Olbia sapete quanto è? 40mila euro. Lo Stato preleva 2milioni di euro dai biglietti aerei e dà alla città di Olbia 40mila euro. Poi scopriamo questa mattina che l'imposta comunale è passata da un 1 euro a 6,50 euro. Lo Stato si porta via 15milioni di euro o qualcosa del genere. E lo Stato continua a darci 40mila euro. Di fronte a quei numeri che abbiamo visto non abbiamo molte alternative. Io non mi sento di gravare sulle tasche di tutti i cittadini di cui noi siamo espressione diretta. Questa è la verità".