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Il Polo per l’Italia si presenta. "Il nostro un progetto coerente"

Il Polo per l’Italia si presenta.
Il Polo per l’Italia si presenta.
Olbia.it

Pubblicato il 18 April 2011 alle 13:54

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Presentata questa mattina, nella sede della Coalizione Civica, la lista del Polo per l’Italia. «Il nostro è un progetto coerente e non fine a se stesso, è in linea con le posizioni nazionali dei nostri partiti». A dirlo è Matteo Sanna, ex Pdl e passato poi con Futuro e Libertà. Il consigliere regionale fa riferimento direttamente al contesto nazionale, in cui la formazione del cosiddetto Terzo Polo, composto da Udc, Api e Fli, è ormai una realtà. A Olbia, però, il quadro non è completo. A mancare è una parte dell’Udc, quella fedele a Gesuino Satta, che riesce comunque a mantenere il simbolo sul fronte nizziano. Nella lista del Polo per l’Italia, come sostiene Gianni Derosas, invece, c’è la base del partito. «Succede come in Francia, dove c’è un corpo militare composto da stranieri, ma che milita sotto la bandiera francese. È la Legione Straniera» dice metaforicamente il segretario centrista. «Il nostro progetto politico è l’inizio di un percorso e non un esperimento fine a se stesso. Come ha detto il nostro segretario Lorenzo Cesa, non rispondiamo più a Berlusconi perché fuori controllo. La nostra decisione di sostenere Gianni Giovannelli è stata presa con coerenza, l’incoerenza la rimandiamo al mittente» aggiunge Gian Luca Corda, Udc e candidato per il Polo per l’Italia.

Dopo una foto di gruppo, sfilano i maggiori candidati presenti in sala. Pino Masala,ex Pdl ora con Fli, usa parole di fuoco nei confronti degli avversari. Si ricollega al 2009, quando Nizzi, che poi smentì, lanciò una bottiglietta nei confronti del consigliere comunale Giulietto Careddu. «Da quel momento ci si è resi conto di tante cose. Olbia ha una vera e propria emergenza democratica. La democrazia, in città come in Italia, è compromessa e dobbiamo combattere, tutti insieme, per la libertà». Da parte del dirigente di polizia, non manca poi un riferimento alla politica nazionale. «I manifesti comparsi a Milano, che accusano la presenza delle Brigate Rosse nei tribunali italiani, sono una vergogna».

Soddisfazione, infine, per Gianni Giovannelli. «È una lista basata sul buonsenso della parte moderata dei cittadini olbiesi». Poi, si rivolge al clima della competizione. «La campagna elettorale è avvelenata, voglio un confronto pubblico con Nizzi per non dare spazio agli sberleffi e alle illazioni. Non cediamo alle provocazioni», riferendosi anche agli “asinelli” attivi su Facebook. I nomi reali di coloro che si nascondono dietro la maschera virtuale di ciuco, comunque, sembrano circolare da qualche giorno negli ambienti pro-Giovannelli.