Il deputato Guido Melis e il consigliere regionale Mario Bruno denunciano il pessimo stato delle ferrovie sarde, in modo particolare quelle del nord e del centro dell'Isola. Per tale motivo hanno deciso di presentare due interrogazioni parallele a Roma e a Cagliari. Per i due esponenti democratici questo degrado rappresenta un modo di fare politica "suicida" in quanto si tende a smantellare le officine, eliminare la manutenzione, ridurre il numero di corse dei treni, modificare continuamente gli orari delle corse, etc. Tutto questo crea un grosso disagio ai viaggiatori e agli stessi lavoratori.