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IL CASO - Intervista al finto candidato: “Vado avanti”

IL CASO - Intervista al finto candidato: “Vado avanti”
IL CASO - Intervista al finto candidato: “Vado avanti”
Olbia.it

Pubblicato il 05 May 2011 alle 14:58

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Il signor Carlo Giovannetti è diventato quasi la celebrità di questa campagna elettorale. Mentre il suo santino è ricercatissimo in città, il finto candidato si è guadagnato, per due giorni consecutivi, le prime pagine dei giornali locali. È balzato agli onori della cronaca grazie al suo programma: riapertura delle case chiuse e legalizzazione delle droghe sotto controllo medico. Ma è la candidatura fantasma a renderlo ancor più famoso. Sfogliando le liste dei 650 candidati consiglieri, infatti, il nome del signor Giovannetti non compare. Eppure il santino esibisce il simbolo di ProgReS, la lista indipendentista che sostiene la candidatura a sindaco di Gianmaria Bellu. Nei giorni scorsi il partito ci ha comunicato: «Giovannetti si è divertito a diffondere dei santini elettorali spacciandosi come candidato nella nostra lista, pur non essendolo affatto». Ieri Gemma Mattana ha aggiunto: «Come coordinatrice di ProgReS Gallura non posso che stupirmi di questo ardimentoso gesto che sfidando la burocrazia elettorale con ironia è riuscito ad avere una notorietà a cui altri ambiscono. So bene che si è innamorato del nostro progetto sin da quando ha assistito alla presentazione di ProgReS ad Olbia.Personalmente non mi aspettavo tanta infatuazione».

L’INTERVISTA

Da cosa è dipeso il suo avvicinamento a ProgReS? Ho sentito Gianmaria Bellu quando disse che sarebbe nato un nuovo partito. Allora mi sono recato all’aeroporto per assistere alla presentazione del libro di Franciscu Sedda, I sardi sono capaci di amare. Da come è stato illustrato il libro ho sentito il dovere di iscrivermi a quella lista. Sedda, responsabile di ProgReS, ha accettato la mia candidatura, alla presenza di Gemma Mattana, coordinatrice della Gallura.

E poi cosa ha fatto? Il4 aprile mi sono iscritto alle liste elettorali del Comune. Dopo qualche giorno ho incontrato Gianmaria Bellu e gli ho illustrato il mio programma. Nel frattempo ho pianificato il mio volantinaggio. Al momento della compilazione della lista, la Mattana e Bellu mi hanno chiesto di fornire i miei dati personali. Inviai i dati tramite sms, ma Bellu sostiene di non aver mai ricevuto quel messaggio. Ma io sono certo di averglielo mandato. Ho intuito, quindi, di essere ignorato.

Continuerà ugualmente la sua campagna elettorale pur non essendo candidato? Io ho preso carta e penna e ho scritto al mio avvocato esponendo il problema. Ma anche lui dice non avere ricevuto il fax. Ma io l’ho inviato (lo mostra). Quindi distribuirò il mio materiale facendo ugualmente la mia campagna elettorale. Ormai è diventata una provocazione e una pubblicità personale.

Lei pensa di riuscire ad entrare nella lista? Oggi ho sentito il mio avvocato e sostiene di no, dice che non c’è un chiaro motivo su cui appellarsi. Ma io non mi arrendo, vado avanti con la mia campagna e sono disposto a fare anche la rivoluzione, pacifica ovviamente. Io ho già riunito tante persone da portare al voto e questi potrebbero seguirmi nella protesta.

Ora parliamo del suo singolare programma elettorale. Innanzitutto l’indipendenza della Sardegna. Poi voglio mandare in galera tutti coloro che si sono arricchiti in questa città, come la Mafia e l’Ndrangheta. Ci vorrebbe, secondo me, una legge statale per liberare le prostitute dalla schiavitù e dalla strada. Infine, voglio la legalizzazione solamente delle droghe leggere, per quelle pesanti assolutamente no.