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Cronaca

Il 28 Settembre Olbia ricorda il regista Piero Livi

Il 28 Settembre Olbia ricorda il regista Piero Livi
Il 28 Settembre Olbia ricorda il regista Piero Livi
Olbia.it

Pubblicato il 23 September 2015 alle 11:14

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Olbia, 23 Settembre 2015 - L’Amministrazione comunale ha il piacere di ricordare l’illustre concittadino Piero Livi, recentemente scomparso, nel corso di una serata che si terrà lunedì 28 settembre alle ore 19 nella sala convegni del Museo Archeologico cittadino.

Durante la serata, introdotta da Marco Navone, interverranno il Sindaco, diverse persone di Olbia che hanno conosciuto il regista Piero Livi ed, infine, il figlio dello stesso. Dopo gli interventi verrà proiettato il film di Piero Livi “Pelle di bandito” del 1969.

Note biografiche su Piero Livi

Dopo aver girato alcuni cortometraggi, tra cui il bellissimo e Pluripremiato Marco del mare, e il mediometraggio “Una storia sarda”, con Matteo Macciocco e Mavie Bardanzellu, Livi esordisce nel lungometraggio con il film “Pelle di bandito” (1969), ispirato alla storia di Graziano Mesina, con il quale partecipa alla XXX Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia nella sezione “Nuove tendenze del cinema italiano”. Secondo molti, “Pelle di bandito”, girato ancora con gli attori locali Macciocco e Bardanzellu, è il miglior film realizzato negli anni sessanta sulle ragioni sociali e psicologiche del banditismo in Sardegna. Significativa è la frase che Livi mette in bocca al personaggio principale: “Noi non facciamo questa vita per male, abbiamo bisogno di denaro perché non c’è lavoro e siamo poveri in tutto”. Contemporaneamente, Livi è promotore della "Mostra Internazionale del cinemad'amatore" di Olbia (1957-1966) e della "Mostra Internazionale del cinema indipendente” (1967- 1974). Nel 1976, la casa di produzione Cine Tv Universal gli finanzia il sequel del suo primo film che s’intitola “Dove volano i corvi d'argento”, con Corrado Pani, Jenny Tamburi, Flavio Bucci, Renzo Montagnani, Regina Bianchi e Giampiero Albertini. È la storia di un sardo che lavora in continente, richiamato sull’isola per vendicare la morte del fratello. Contrariamente al volere paterno, il giovane ritiene di non dover uccidere i colpevoli ma di consegnarli alla giustizia. Dopo quasi venticinque anni di inattività, nel 1999, Livi gira “Sos laribiancos - I dimenticati”, dal romanzo di Francesco Masala “Quelli dalle labbra bianche” (menzione d’onore al Palm Springs International Film Festival), con Lucio Salis, Sandro Ghiani, Alessandro Partexano e una schiera di attori locali non protagonisti. Infine, nel 2005, a ottant’anni “Maria sì”, un film che tratta dell’amore di due adolescenti, con Anna Galiena e Jacques Perrin. Solo negli ultimi anni, la sua figura è rivalutata e collocata nel giusto rilievo. Nel 2007 a cura di Marco Navone e Piero Mura è stato pubblicato su di lui il volume Un regista indipendente, edito da Argonauti, sull’attività del regista; in questa occasione Livi ha curato personalmente l’edizione in dvd dei suoi cortometraggi. In questa occasione la città di olbia tributò al regista una retrospettiva completa con una mostra antologica al teatro Michelucci. Nel 2008 l’emittente LA 7 gli dedica uno spazio notturno nella trasmissione condottada Paola Maugeri. Il 30 e il 31 marzo 2010, al Cinema Trevi di Roma, il Centro Sperimentale di Cinematografia cura una rassegna retrospettiva dei suoi film comprendente incontri con Giuliano Montaldo, Ettore Scola, Gian Luigi Rondi, con la partecipazione di Mavie Bardanzellu, l’attrice sarda più rappresentativa della cinematografia del regista olbiese e la presentazione del libro a lui dedicato. Livi è stato consigliere nazionale, segretario nazionale e vice presidente della FEDIC (Federazione italiana dei cineclub).