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Hermaea Olbia: a Soverato con più spirito di squadra

Hermaea Olbia: a Soverato con più spirito di squadra
Hermaea Olbia: a Soverato con più spirito di squadra
Olbia.it

Pubblicato il 12 October 2019 alle 16:54

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Olbia, 12 ottobre 2019- La Geovillage Hermaea Olbia domani pomeriggio a Soverato cercherà di cancellare il passo falso all’esordio casalingo contro il Club Italia. In casa biancoblù è stata una lunga settimana di lavoro.

Coach Anile e la sua vice Mirela Sesti, a mente fredda, hanno lungamente analizzato i perché della sconfitta contro le azzurrine: “Volevamo fare molto meglio – spiega il tecnico dell’Hermaea – questo è scontato.

Attenzione però: il Club Italia non è assolutamente una squadra scarsa, e devo ammettere che non mi aspettavo di vederla così “pronta” già alla prima giornata. C’è stata inoltre una componente emotiva da non sottovalutare. Le ragazze non volevano deludere e alla fine hanno accusato un pizzico di ansia da prestazione”.

Sul piano tecnico c’è invece da mostrare dei progressi in battuta e ricezione: “Per quanto riguarda il primo aspetto dobbiamo senz’altro crescere – prosegue il tecnico – mentre sulla ricezione mi sento di “scagionare” la mia squadra. Domenica scorsa, nei primi due set, il Club Italia non ha sbagliato veramente nulla. Dopo 3 o 4 ace è normale che calino le certezze”.

All’orizzonte c’è ora il Volley Soverato, che alla “prima” – pur priva della schiacciatrice bulgara Chausheva - ha vinto per 3 set a 1 sul difficile campo di Martignacco. “Arrivano da una prestazione di livello e vorranno proseguire sull’onda della fiducia – aggiunge coach Anile – in settimana hanno ultimato le pratiche per il tesseramento di Chausheva, che dunque domenica sarà a disposizione.

Il roster è completo in ogni reparto: l’opposto Botarelli è stata la miglior marcatrice dell’ultima A2. Ha altezza, fisicità e colpi importanti. Le centrali Repice e Caneva possono vantare esperienza nella categoria, mentre Gibertini è senza dubbio tra i migliori liberi del campionato. In regia, infine, c’è Bortoli, che ha maturato anche delle esperienze in A1 con Trento. Il tutto è completato da un coach di ottimo livello come Bruno Napolitano.

Sarà una trasferta difficile sotto il profilo logistico (il viaggio verso la Calabria è tra i più lunghi e faticosi della stagione, ndr) e anche dal punto di vista ambientale. Soverato è un campo particolarmente “focoso”, e la palestra ha un soffitto basso che potrebbe influenzare alcuni aspetti del gioco”.

Le difficoltà non mancano, ma l’Hermaea vuole cancellare lo zero dalla classifica: “Siamo consapevoli di poter far bene – evidenzia – del resto anche la prestazione di domenica scorsa non è stata totalmente negativa. Nel terzo set la squadra ha giocato bene, mostrando energia e qualità. Il grande rimpianto sta nell’inizio del quarto parziale, quando siamo scivolati indietro anziché piazzare il colpo decisivo ai fini della rimonta. A Soverato vorrei assistere a una crescita concreta nello spirito di squadra. Mi piacerebbe vedere una squadra compatta e agonisticamente cattiva. Che dimostri, insomma, quanto tiene alla maglia”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente Gianni Sarti, che torna sul ko casalingo di domenica scorsa: “Credo che la squadra sia stata tradita dall’ansia da prestazione – sottolinea – c’era tanta voglia di far bene dopo i risultati negativi dello scorso anno, e l’emozione ci ha giocato un brutto scherzo. Dall’altra parte, invece, il Club Italia ha giocato al meglio delle sue possibilità. Abbiamo peccato in battuta e ricezione, e questo, di solito, accade quando viene meno la fiducia”.

Il numero uno dell’Hermaea è convinto della bontà del roster allestito in estate: “Nella nostra squadra ci sono giocatrici di valore e che hanno già sviluppato un apprezzabile attaccamento alla realtà Hermaea. Non è il caso di essere catastrofisti – aggiunge – nella gara di domenica scorsa ci sono state anche fasi di buon gioco in attacco”. A Soverato la Geovillage Hermaea punterà sulla forza della spensieratezza: “Affrontiamo una bella squadra, che all’esordio è stata capace di imporsi su un campo ostico come quello di Martignacco – conclude – perdere in Calabria non sarebbe certo disonorevole, dunque mi aspetto di vedere un’Hermaea pronta a dare battaglia, ma stavolta con i nervi più distesi”.