Saturday, 20 April 2024

Informazione dal 1999

Olbiachefu

Gustavo Giagnoni, un amico fraterno - di Salvatore Careddu

Gustavo Giagnoni, un amico fraterno - di Salvatore Careddu
Gustavo Giagnoni, un amico fraterno - di Salvatore Careddu
Patrizia Anziani

Pubblicato il 12 August 2018 alle 09:36

condividi articolo:

Il 7 agosto 2018 alle ore 22 ho avuto la notizia che Gustavo Giagnoni ci aveva lasciato per sempre. Ho tra le mani la bellissima biografia che Alberto Gazzoli e Alberto Soglianigli hanno dedicato in un volume dal titolo "Calci carezze e sgambetti" ,editonel 2012 per i tipi diTre Lune. Appena pubblicata lui mi ha telefonato inviandomene una copia con la dedica" All'amico fraterno Salvatore con tanto affetto". Già, all'amico fraterno Salvatore. Siamo cresciuti vicini e assieme, io in Via Romana, lui in Via Amsicora. Le nostre famiglie, come tutte quelle che vi abitavano erano unite da una profonda umanità, come era solita descrivere Grazia Deledda, dove tutta la malinconia e l'ironia, il misticismo e spesso il brutale realismo, le aspirazioni pratiche e sentimentali, le passioni e i bisogni della razza erano tutte lì.

[caption id="attachment_105323" align="alignleft" width="332"] Figurina Panini-1976-1977[/caption]

Così nel 1953 dovette lasciare Olbia per espletare il servizio militare. Varie vicissitudini lo portarono a Fabbrico, dove ritrovò l'amico Egidio Podda e il grande Gino Colaussi. Inizia da quel momento a percorrere la strada che piano piano con sacrifici lo porterà a raggiungere tanti traguardi.

Da parte mia, nel 1956 lasciai Olbia per andare a Torino. Iniziavo la mia vita nell'arma dei Carabinieri. Così con Gustavo avevamo modo di sentirci e mantenere viva quel che era stata l'amicizia della nostra infanzia, adolescenza e giovinezza. Eravamo entrambi "emigrati da Olbia". Ci incontravamo nel periodo estivo per le vacanze con le nostre famiglie e nella spiaggia di Pittulongu avevamo modo di conversare di tante cose con Marisa e Fatima che esprimevano nel loro essere quanto di più profondo possa esprimere la donna sarda.

Così seguivo Gustavo sino al debutto in serie A. Nel 1961 a Torino contro la grande Juve di Omar Sívori, dove ebbi modo di scrivere un articolo per La Nuova Sardegna e la Gazzetta del Lunedì, essendo io in servizio come carabiniere, lo pubblicarono e naturalmente fece piacere parlare di Gustavo. Da quel giorno continuammo a seguire le nostre strade, ma quando poteva, lui e Fatima, erano soliti venire a trovarci dove io facevo servizio, ad Albissola, Sesta Godano. In questo centro inoltre si fermava, in qualunque ora del giorno, quando da Milano andava a Larici, con il presidente del Milan Albino Buticchi. Era bello, l'amicizia che ci legava non aveva confini, era un sentimento vero alimentato dalla stima e dalla fidicia che tale sentimento possiede. È stato bello quando ha presenziato con Fatima al matrimonio di mio figlio Giampaolo, è stato bello quando mi è stato vicino in alcuni momenti particolari. Non lo dimenticherò mai. Anche se adesso non c'è più.

M.llo Salvatore Careddu

Sestri Levante 2018