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Cronaca

Grounding Pass: come ritrarre socialmente un aeroporto.

Grounding Pass: come ritrarre socialmente un aeroporto.
Grounding Pass: come ritrarre socialmente un aeroporto.
Angela Galiberti

Pubblicato il 03 April 2013 alle 18:54

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Il fotografo Gian Mario Cutroneo Il fotografo Gian Mario Cutroneo

Olbia - Un golden retriver che guarda fisso nell'obiettivo come - o forse anche meglio! - di un essere umano. Una ragazza affascinante che ricorda un'attrice famosa. Una bimba con una capiglatura alla Caparezza. Un'intera famiglia che si stringe in un abbraccio ideale. E, a lato, persino il giornalista-scrittore Beppe Severgnini. Vite, volti e miracoli (della fotografia!) tutti in un solo luogo: l'aeroporto Costa Smeralda di Olbia. Autore di quello che possiamo tranquillamente definire come ritratto collettivo è Gian Mario Cutroneo, fotografo professionista originario di Santa Teresa Gallura. Il progetto, iniziato il 20 Febbraio e inserito nel contenitore Art-Port coordinato dalla dottoressa Maria Assunta Fodde, è un vero e proprio work-in-progress che coinvolge l'intera popolazione che vive l'aeroporto olbiese. Fino a metà Aprile Cutroneo utilizzerà il set fotografico ricavato nella hall della stazione aeroportuale per scattare dei ritratti, stamparli e sistemarli nella parete espositiva del piano mezzanino. L'effetto finale è dirompente. L'osservatore viene infatti catapultato nella realtà umana del Costa Smeralda fatta di volti, espressioni, sguardi, pose più o meno plastiche o spontanee, professioni. Con questi scatti Cutroneo ha fermato e registrato il ritratto sociale di un luogo che molti considerano un non-luogo, cioè un posto che non ha vita propria ma che serve solo come passaggio per passare ad un altro luogo. Il fotografo teresino ha sfatato questo mito dimostrando - scatti alla mano - che l'aeroporto è un luogo vero e proprio, vissuto non solo da chi ci lavora o da chi ci transita, ma anche dagli altri. Quegli altri che lavorano altrove ma che trovano nella struttura aeroportuale un momento di svago, di shopping, di piacere, di riflessione. Nel muro del piano mezzanino troviamo di tutto: hostess, piloti, cani, piccoli viaggiatori, giornalisti, volti noti, manutentori ma soprattutto visitatori esterni. Il progetto, denominato "Grounding Pass", fa parte dell'Art-Port della Geasar e gode del supporto e del patrocino di Epson (che ha fornito il suporto tecnologico), Polo universitario olbiese, Enac, SBS con MBC.