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Cronaca

Golfo Aranci: sigilli al cimitero della barche di Punta Bados

Golfo Aranci: sigilli al cimitero della barche di Punta Bados
Golfo Aranci: sigilli al cimitero della barche di Punta Bados
Olbia.it

Pubblicato il 07 June 2019 alle 23:27

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Golfo Aranci, 8 giugno 2019-L’area dell’insenatura interna di Punta Bados, una delle zone costiere di pregio del Comune di Golfo Aranci, tanto care anche agli olbiesi per le sue rinomate spiagge di Bados, Cala Banana e Nodu Pianu, era stata da tempo trasformata in un deposito di rifiuti con l’abbandono di n. 5 natanti in vetroresina fatiscenti e semidistrutti, una moto d’acqua semiaffondata, tre motori per natanti (pericolosi per l’ambiente per l’eventuale presenza di oli residui), pneumatici, materiali edili e parti varie di imbarcazioni e natanti, alcune semisommerse dalla sabbia.

Un’area demaniale adibita ad una vera e propria discarica ed un piccolo pontilepericoloso in quanto instabile e abusivamente realizzato sono quindi stati sequestrati dagli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Golfo Aranci coordinatidal Direttore Marittimo di Olbia C.V.(CP) Maurizio TROGU.

La nuova attività ambientale è stata coordinata dal Comandante dell’Ufficio Circondariale T.V.(CP) Angelo FILOSA, sotto l’egida della Procura della Repubblica di tempio Pausania, e con la collaborazione dei tecnici comunali di Golfo Aranci.

L’intendimento della Guardia Costiera di Golfo Aranci e dell’Amministrazione Comunale è quella di liberare la zona, ormai trasformata ad un “cimitero per barche” e restituirla al pubblico uso, soprattutto per le sue caratteristiche bellezze naturali tipiche della macchia sarda. Infatti l’amministrazione comunale di Golfo Aranci, provvederà a breve ad avviare le procedure per la bonifica e lo smaltimento dei rifiuti posti sotto sequestro.

Per l’abbandono incontrollato di rifiuti sono stati ipotizzati i reati del Codice dell’Ambiente di cui agli artt. 192 e 256 del D.Lgs 152/2006, mentre per l’opera abusiva è stato ipotizzato il reato dell’art. 1161 e 54 del Codice della Navigazione, oltre alle fattispecie edilizio-urbanistiche e paesaggistiche. L’obiettivo dell’Ufficio Circondariale è quello di verificare le cale e le spiagge dell’area di giurisdizione al fine di reprimere e scoraggiare tutti i tentativi di abusivismo, soprattutto con riferimento al fenomeno dell’abbandono incontrollato dei rifiuti.