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Cronaca

Golfo Aranci, sequestro nasse abusive: liberati oltre 120 animali

Golfo Aranci, sequestro nasse abusive: liberati oltre 120 animali
Golfo Aranci, sequestro nasse abusive: liberati oltre 120 animali
Olbia.it

Pubblicato il 07 March 2019 alle 17:57

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Golfo Aranci, 07 febbraio 2019 - Continuano le operazioni di presidio del territorio da parte dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Golfo Aranci e del personale della Motovedetta CP 709 impegnata in attività di pattugliamento delle acque digiurisdizione. Durante queste operazioni, ecco un nuovo risultato per i militari golfarancini. Infatti, la motovedetta si è imbattuta in attrezzi da pesca collocatiabusivamente. "Apparentemente si trattava di una piccola pallina di plastica arancione, ma l’occhio vigile del personale ha intuito che potesse trattarsi di un vero segnale da pesca illegale. Infatti alla pallina di plastica era legata una cima a cui erano assicurate ben 98nasse con rispettive esche", si legge nella nota stampa dell'Ufficio circondariale marittimo. "Il personale della Motovedetta provvedeva al recupero degliattrezzi abusivi e al trasferimento del materiale presso il Porto di Golfo Aranci. Il personaleprovvedeva anche a liberare un centinaio di granchi, 10 polpi, e pescato vario per circa 10kg, reimmettendolo in mare in quanto ancora vivo. Gran parte del pescato risultava anchesottotaglia minima", proseguono i militari. "La fattispecie è anche verbalizzata con una sanzione amministrativa da 4.000 Euro per collocazione di attrezzi non segnalati e non autorizzati. Alla suddetta attività si aggiunge anche il sequestro di un’altra rete di 25 metri, anch’essa non segnalata,recuperata nei giorni scorsi nei pressi della Spiaggia Bianca di Golfo Aranci, grazie allacollaborazione di un turista in attività di sub-watching che aveva rischiato di finirci impigliato", continua la nota. Gli attrezzi non segnalati sono molto pericolosi per la Sicurezza della Navigazione in quanto finiscono soventemente nelle eliche delle imbarcazioni. Inoltre, la pesca abusivaindiscriminata causa grave danno alla risorsa ittica e all’ambiente marino, ledendo anchel’immagine di chi svolge onestamente e con tanta fatica l’attività del pescatore, vera risorsadelle tradizioni marinaresche golfo-arancine.