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Cronaca

Golfo Aranci, no alle ostriche: tutti uniti per salvare spiaggia Baracconi

Golfo Aranci, no alle ostriche: tutti uniti per salvare spiaggia Baracconi
Golfo Aranci, no alle ostriche: tutti uniti per salvare spiaggia Baracconi
Angela Galiberti

Pubblicato il 02 August 2020 alle 12:37

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Golfo Aranci, 02 agosto 2020 - Successo per il sit-in avvenuto ieri mattina a Golfo Aranci, dove dovrebbe essere realizzato un allevamento di ostriche davanti alla spiaggetta dei baracconi: un luogo incantevole che già paga dazio per l'allevamento di pesce presente da oltre 20 anni e che ormai fa parte del paesaggio e dell'ecosistema.

Grazie alla caparbietà di un gruppo di donne golfarancine, ieri si è svolta la prima vera protesta popolare contro la concessione demaniale marittima concessa dalla Regione Sardegna a una cooperativa. Concessione che, dal punto di vista normativo, è in regola: si tratta di un processo burocratico al quale la politica non partecipa. Eppure, ieri la politica ha preso posizione. In primi il sindaco Mario Mulas, che ha confermato e ribadito che il Comune di Golfo Aranci continuerà a lottare contro la concessione.

Poi, sempre in prima fila, l'ex sindaco e assessore regionale al Bilancio Giuseppe Fasolino, anch'egli pronto a fare la sua parte, anche nella raccolta del materiale a sostegno delle tesi cittadine, ambientaliste e comunali. Sì, perché tutto ruota intorno all'impatto ambientale e in particolare alla presenza della posidonia oceanica che ha un ruolo chiave nell'ecosistema marino. Fonte di ossigenazione, ma anche luogo riparato in cui tantissime specie ittiche crescono (viene definita, infatti, "nursey"), la posidonia oceanica - secondo le carte che poi hanno portato al via libera della concessione - non ci sarebbe.

Secondo il Comune, i cittadini e gli ambientalisti invece la di posidonia oceanica - nel punto scelto per la l'impianto - sarebbe presente in grandi quantità.

Per dimostrare la presenza della posidonia sono state commissionate delle riprese video. Non solo: i cittadini hanno chiesto alle istituzioni di fare delle analisi scientifiche approfondite sull'area.

Insomma, la battaglia è solo all'inizio.