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Cronaca

Golfo Aranci: guerra di carte bollate per un chiosco

Golfo Aranci: guerra di carte bollate per un chiosco
Golfo Aranci: guerra di carte bollate per un chiosco
Olbia.it

Pubblicato il 17 August 2019 alle 15:20

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Golfo Aranci, 17 agosto 2019 - Una guerra di carte bollate tra un Comune e un privato riporta al centro delle cronache le concessioni balneari.

Lo scenario di questa "guerra" è la Spiaggia Bianca, una località amatissima dai galluresi e molto apprezzata dai turisti che si trova nel Comune di Golfo Aranci.

Recentemente - vale a dire il 1° agosto - il Suape golfarancino ha revocato il provvedimento unico 110/2018 con in quale si autorizzava "l’installazione di un chiosco amovibile in legnoda adibire alla somministrazione di cibo e bevande, sito in Loc. Spiaggia Bianca".

La revoca è del 1° agosto con protocollo 10626.

Il privato si è così rivolto al Tar Sardegna (ricorso 588/2019 del 6 agosto 2019) per chiedere l'annullamento di tale provvedimento e difendere le proprie ragioni.

Il Tribunale amministrativo sardo ha risposto l'8 agosto 2019 con un decreto (il 203/2019) pubblicato il 9/08/2019.

Il Tar, si legge nel documento, "Ritenuta la sussistenza del danno grave e irreparabile, come evidenziato in ricorso, accoglie la domanda di misure cautelari monocratiche e, per l’effetto, sospende il provvedimento impugnato fino alla decisione del Collegio".

L'udienza collegiale si svolgerà il prossimo 17 settembre.

Successivamente, il Comune di Golfo Aranci - guidato dal sindaco Mario Mulas - si è così costituito in giudizio con la delibera di giunta 148 del 12 agosto 2019.

Il tutto in piena stagione balneare, con i turisti e i residenti che affollano le spiagge.

Questa situazione kafkiana, in cui la certezza del diritto diventa una variabile indipendente, ha fatto letteralmente infuriare la Federbalneari Sardegna che ha deciso di intervenire.

Il commento dell'associazione su questa particolare situazione è durissimo: a quanto pare i lavori al chioschetto sarebbero ripresi in virtù della sospensione del provvedimento del Comune con decreto Tar 203/2019, ma questo secondo la Federbalneari non sarebbe corretto.

"Siamo di fronte a concessioni non autorizzate a costruire, che forzano gli indugi e costruiscono a 10 mt dal mare a Golfo Aranci. Federbalneari Sardegna nasce per difendere la categoria di settore da diverse problematiche ed è paradossale che dal 13 di agosto si debba assistere ancora a scene del genere", afferma il segretario regionale di Federbalneari,Claudio Maurelli.

"Una concessione, inizialmente autorizzata dal comune di Golfo Aranci e successivamente bloccata per difformità, fa ricorso al TAR, il TAR risponde comunicando nel decreto 203/2019 che sospende il provvedimento impugnato fino alla decisione del Collegio", continua Maurelli.

Secondo il segretario Maurelli, in questa situazione sarebbe stato "corretto" attendere la decisione definitiva del Tribunale amministrativo.

"Decidono di costruire comunque commettendo un'altra grave difformità.Siamo di nuovo costretti a nostro malgrado a segnalare questi fatti gravissimi di fronte ai bagnanti di Spiaggia Bianca anche il 14 di agosto, Comune di Golfo Aranci. Speriamo che queste incresciose situazioni terminino il prima possibile. Non è più accettabile nel 2019 questa incertezza del diritto. Ci stiamo adoperando per avere delle regole chiare per tutti, soprattutto per i Comuni", conclude Maurelli.

Ancora una volta, a complicare tutto sono le norme e la lentezza burocratica: un Comune prima dà e poi toglie una licenza in piena stagione, un privato cerca di difendere i propri diritti, un tribunale amministrativo sospende un atto ma poi deciderà solo a settembre lasciando tutti in un limbo proprio nei giorni clou della stagione.

Al di là di chi ha ragione o torto in questa particolare storia (noi di certo non possiamo deciderlo: lo farà il Tar a settembre), il ginepraio normativo italiano - con la sua proverbiale lentezza - non aiuta né gli enti pubblici né i privati che cercano di fare impresa.