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Golfo Aranci, emergenza abitativa: che fine hanno fatto i progetti?

L'opposizione incalza, ma fa anche proposte

Golfo Aranci, emergenza abitativa: che fine hanno fatto i progetti?
Golfo Aranci, emergenza abitativa: che fine hanno fatto i progetti?
Angela Galiberti

Pubblicato il 07 February 2021 alle 06:00

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Golfo Aranci. L'emergenza abitativa nel paese gallurese non è affatto passata, anzi: lo sottolinea il gruppo di minoranza che ha deciso di interrogare l'amministrazione Mulas sul tema, indicando quali sono le criticità da affrontare. Secondo l'opposizione, infatti, molti problemi del paese sarebbero stati accantonati e dimenticati a causa della pandemia. “Problemi e temi da tempo non risolti e spesso usati in campagna elettorale con vane e illusorie promesse”, spiegano i consiglieri Giorgio Muntoni, Michele Greco, Andrea Viola e Giuly Masala. “Abbiamo presentato una apposita interrogazione per chiedere all’amministrazione lo stato dell’arte circa l’assegnazione dei lotti a prezzo agevolati per la costruzione di prime case. Lotti per il quale fu approvata una graduatoria definitiva nel 2019 nonostante l’iter amministrativo e urbanistico non fosse completato ed esistesse un contenzioso fra la società che aveva e ha in possesso i terreni oggetto di lottizzazione – continuano –. Insomma, dopo oltre due anni dalla campagna elettorale, nulla di concreto è stato fatto e per questo motivo siamo fortemente preoccupati: ogni anno che passa è un danno enorme al paese e a sogni dei cittadini di costruirsi una propria casa a Golfo Aranci. Stesso discorso per le case demaniali di Via dei caduti”. Per le case demaniali di via dei Caduti, spiega l'opposizione, esiste un documento (il numero 57 del 30 novembre 2015) con il quale il Consiglio comunale aveva dato mandato al sindaco per intraprendere tutte le azioni necessarie all'acquisizione. “Nessun riscontro definitivo si è più avuto. Solo i soliti proclami privi di concretezza”. Infine, il lungomare: “Da ultimo abbiamo presentato anche un’interrogazione circa il pagamento dei canoni di locazione dei chioschi del lungomare. Dopo tutte le agevolazioni fatte dal Comune e dall’eliminazione del canone di locazione per il 2020 in cambio di pubblicità ancor oggi ci risultano inadempienze. Per questo motivo è utile sapere ed avere una soluzione definitiva del problema”. Non solo critiche: arrivano anche le proposte: “Oltre a queste interrogazioni si è presentata una proposta di acquisto di due cestini aspira plastica da posizionare all’interno della darsena e del porto denominato “lazzaretto”. Insomma, con questi interventi formali si cerca di pungolare l’amministrazione comunale a voler riprendere in mano con celerità e competenza gli argomenti ordinari che interessano l’intera comunità da troppo tempo e senza avere una risoluzione. Per questo motivo continuiamo a chiedere all’Amministrazione comunale maggior attenzione per la vita pubblica e i bisogni dei cittadini. La pandemia ha messo in crisi molti settori economici e sociali del nostro territorio. Per questo dobbiamo celermente intervenire per a ridare slancio al tessuto socio-economico del Paese e riportare entusiasmo a tutti i cittadini, guardando con particolarmente attenzione ai giovani e al loro futuro”.