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Cronaca

Giro della Sardegna in Pattini, questa mattina tappa ad Olbia

Giro della Sardegna in Pattini, questa mattina tappa ad Olbia
Giro della Sardegna in Pattini, questa mattina tappa ad Olbia
Angela Galiberti

Pubblicato il 01 October 2013 alle 18:15

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giro-sardegna-roller Olbia – Sono arrivati alle 10:30 del mattino: stanchi, pieni di escoriazioni sulle gambe, ma felici. E sono stati subito ricevuti dal sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, che ha sposato in toto la spirito dell'iniziativa. Siamo a metà strada dalla meta, siamo a 500 km dalla fine e “Agiuru torrau” riceve sempre più affetto e attenzione. I protagonisti di questa impresa, un incrocio tra sociale e sport, sono Giancarlo Labate (psicologo di Carbonia) e Furio Tripicchio (preparatore atletico), due persone come tante altre, animate però da un ideale e da una forza di volontà senza pari. Sono partiti il 25 Settembre da Calasetta per portare ai sardi un messaggio: l'aiuto restituito. “Noi non stiamo dicendo nulla di nuovo – ha detto con un sorriso Giancarlo Labate, mentre in via Dante si preparava alla partenza per raggiungere Santa Teresa Gallura – questa è l'acqua calda, niente di più. Bisogna ricostruire la fiducia tra le persone, la fiducia nelle competenze e la relazione tra le persone. Queste cose, oggi, mancano del tutto. Se ci fossero il nostro territorio starebbe meglio”. I due non portano con loro la ricetta magica per cancellare la crisi economica. I due atleti – un pattinatore e un ciclista – credono che oggi come oggi mancano i progetti comuni. “I progetti devono andare lontano – ha detto Giancarlo Labate – ci vogliono delle tappe, ogni tappa porta difficoltà e soddisfazioni. Ci vuole la collaborazione delle persone. Non dobbiamo fermarci alla superficie, dobbiamo andare in profondità. Dobbiamo lavorare sulla cultura”. Ed è a questo se serve l'aiuto restituito, un modo come un altro per darsi sostegno, ma anche per crescere reciprocamente. “Dobbiamo uscire dalla solità mentalità – ha detto Labate – non si può pensare che debba esserci un ritorno economico. Oggi con i soldi ci laviamo la coscienza. Andiamo oltre queste cose”. Questa impresa eccezionale, unica al mondo, è un esempio perfetto di “Agiuru torrau”. “Giancarlo, che è un mio caro amico, mi ha chiesto di dargli una mano come preparatore atletico – ha detto Furio Tripicchio – e io lo aiuto in questo, dandogli indicazioni per tutto il tragitto che poi lui autonomamente sviluppa. Io, che lo seguo con la bicicletta, sto portando avanti una ricerca scientifica per l'Università di Cagliari riguardanti gli effetti di uno sforzo prolungato sul cuore. Ci stiamo aiutando a vicenda. Questa è un'esperienza che arricchisce”. I due atleti non viaggiano da soli per 900 km: dietro di loro vi è sempre un'auto appoggio sulla quale possono trovare tutto ciò di cui hanno bisogno. Il giro in rollerblade dell'isola una diretta streaming sul web. Tutte le informazioni possono essere trovate su: https://www.facebook.com/pages/Giro-della-Sardegna-in-pattini-Agiuru-torrau/1391951971016702?ref=ts&fref=ts