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Giovannino Bonelli: ora la casa Rock dell'olbiese sale sul palco

Giovannino Bonelli: ora  la casa Rock dell'olbiese sale sul palco
Giovannino Bonelli: ora  la casa Rock dell'olbiese sale sul palco
Laura Scarpellini

Pubblicato il 14 November 2019 alle 20:00

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Olbia, 14 novembre 2019 - Il fermento musicale a Olbia pare essere inarrestabile, producendo continuamente appuntamenti che vanno a soddisfarei più disparati gusti.

C'è chi poi si affaccia sulla scena musicale da poco tempo e chi invece ne è protagonista sul territorio da svariati decenni.

E' questo il caso ad esempio di Giovannino Bonelli/ Degortes che si è reso promotore del prossimo evento musicale che racchiuderà in una serata, generi, interpreti e sonorità differenti fra loro.

Sabato 23 novembre prossimo alle ore 18.00 presso il Museo Archeologico di Olbia, su terrà il concerto " ...e cantava le canzoni".

Una serata in cui si alterneranno sul palco diverse formazioni musicali: Fronte del porto, Anonimo, La casa del sole, De andrè friends, Riff & Raffa, Cantina Blues e la cantante Laura Mulas.

Il tutto nasce dalla voglia di creare un evento che faccia vibrare tante sonorità insieme, per il piacere di suonare e di regalare emozioni al pubblico presente. A mettere in piedi tutto questo ci ha pensato l'associazione Frades Blues di cui Giovannino Bonelli/ Degortes si fa portavoce: " Come associazione esistiamo dal 1993 e organizziamo spettacoli musicali dando voce a chi per vari motivi non riesce a suonare in giro per locali o piazze. praticamente con noi suonano quelli che hanno voglia di suonare per diletto, anzi si quotano di tasca per le piccole spese che sosteniamo. Attualmente sono nostri soci 7 gruppi di Olbia, Alà dei Sardi, Buddusò, Bitti e Ozieri. Di solito non incontriamo particolari difficoltà perchè organizziamo sempre in luoghi privati d'estate, e al museo archeologico di Olbia d'inverno.Qui troviamo l'assessore comunale molto disponibile".

Giovannino ha la passione della musica nel cuore e nello sguardo quando ci racconta della sua vita spesa a rincorrere il sogno della musica suonata: "Il mio nickname Bonelli è dato dalla mia mamma che discende da una Bonelli corsicana riparata a Sassari alla fine della rivoluzione francese. Per quarant'anni sono stato un portuale. ora in pensione mi godo la mia musica.Con i miei componenti della band abbiamo suonato e ci siamo divertiti con i nostri amici e familiari.Così facendo siamo entrati in contato con un sacco di gente che come noi pensa solo a suonare e divertirsi dalla Gallura al Monte Acuto. e credimi gente così ce n'è moltissima".

Non facciamo fatica a credere i tempi moderni tendano a rendere tutto più cinicamente asettico e volto solamente ad un effimero ritorno , di certo non appagante quanto i valori veri che smuovono una grande passione.

" Oggi i componenti dei gruppi sono tutti ultrasessantenni ma ogni tanto qualche giovane si aggrega, e allora si rinnova da generazione in generazione il piacere di apprendere sempre sonorità nuove e affascinanti. Isoci dell'associazione sono gli stessi gruppi musicali, ma le colonne storiche sono Pasquale Derudas, Giovannino Degortes, Raffaele Bigi, Francesco Bo, Laura Mulas, Vittorio Cinatempo e tanti altri. Insomma saremo una settantina di persone in tutto".

Restano memorabili le serate estive olbiesi organizzate nello spazio a tutti noto come " Maria Rock", dove Giovannino apre letteralmente la propria casa creando un palco in cui la protagonista della serata ancora una volta è la musica live. "Io suono la chitarra nel Fronte del porto e il tempo per suonare lo troviamo sempre specialmente ora che siamo quasi tutti pensionati. Ricordo quando negli anni andati, riuscivamo ad avere il sabato pomeriggio tutto per noi".
Il suo gruppo ci proporrà di certo il loro consumato repertorio composto prevalentemente dalla musica beat anni '60, da cover dai cantautori italiani,ai Beatles.

Gli chiediamo se ha ancora qualche sogno inespresso nel cassetto:" Niente sogni nel cassetto, solo tanta voglia di suonare. Tanto visto che non ci chiamava nessuno, ci siamo inventati il nostro circuito da soli".

Beh come dire un precursore della filosofia di Youtube si potrebbe dire, ma forse con molta poesia e una vena di romanticismo in più. Appuntamento quindi da non perdere con la musica live a Olbia.