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Cronaca

Gallura, terapia intensiva Covid al palo: zero posti aggiuntivi

Gallura, terapia intensiva Covid al palo: zero posti aggiuntivi
Gallura, terapia intensiva Covid al palo: zero posti aggiuntivi
Olbia.it

Pubblicato il 13 June 2020 alle 09:15

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Olbia, 13 giugno 2020 - La Gallura senza posti in più di terapia intensiva Covid pubblici: questa la denuncia della Cgil Gallura e della sua segretaria generale Luisa Di Lorenzo.

"La Gallura è l'unico territorio che cresce demograficamente, è la provincia della Sardegna che ha il primo porto passeggeri d’Italia (2 milioni 700 mila pax), il secondo aeroporto della Sardegna (3 milioni di passeggeri), il maggior numero di alberghi (289, pari ad oltre il 30% del totale) e di seconde case (quasi 57 mila), porti turistici in cui approdano tantissimi turisti non censiti, eppure la Regione Sardegna, nell’ultima delibera per l’emergenza Coronavirus, non ha assegnato ai suoi tre ospedali nessun nuovo posto letto di terapia intensiva", attacca la segretaria generale Luisa Di Lorenzo.

"Sono stati creati ben 101 nuovi posti letto, tranne che per Olbia, Tempio e La Maddalena. Le strutture sanitarie di Sassari avranno 25 posti in più, quelle di Nuoro 16 in più, quelle di Cagliari 36. È sconcertante. È l’ultimo atto di una politica – nei fatti – ostile alla Gallura", sostiene Di Lorenzo. L'unico territorio trattato come la Gallura è l'Ogliastra.

"Il presidente della Regione, Solinas, dice che arriveranno in Sardegna, durante l’estate, dai 2 milioni e mezzo ai 3 milioni di turisti. Non possiamo dire se sarà così. Possiamo dire che 3 milioni di arrivi si sono registrati negli hotel della Sardegna nel 2019. Difficile ripetere quei numeri. Possiamo dire che ci saranno almeno 50 mila lavoratori stagionali in meno. Possiamo dire che a Olbia, per la prima volta, non ci sarà Meridiana/Air Italy e dunque ci saranno 500 lavoratori in meno".

"Poniamo che i turisti arrivino, come dice il presidente Solinas. La maggior parte di loro presumibilmente arriverà a Olbia, in Gallura. Come è possibile che proprio le sue strutture sanitarie non vedano potenziati i posti di terapia intensiva? Come è possibile che la porta della Sardegna venga lasciata senza protezione?", si chiede la segretaria generale della Cgil.

Domande queste a chi nessuno, per ora, ha risposto.