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Cronaca

Sanità. Olbia: "I posti letto del Mater al Giovanni Paolo II"

Sanità. Olbia:
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Olbia.it

Pubblicato il 24 September 2017 alle 10:07

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Olbia, 24 Settembre 2017 - I presidi sanitari galluresi devono accontentarsi di un altro no, un no che nega la riorganizzazione ospedaliera della Gallura, un no più politico che legato alle reali esigenze dei cittadini. CosìGiovanni Satta, consigliere regionale gallurese, invita ad avanzare proposte serie e fattibili che tengano conto dei reali bisogni del bacino di utenza della Gallura ed in particolare di Olbia.

Satta ha proposto un emendamento che prevedeun Presidio unico Dea di I° livello in Gallura per un bacino teorico di circa 150.00 abitanti (di fatto i residenti sono 163.000). Nel dettaglio: il Giovanni Paolo II di Olbia, grazie a questo emendamento, potrebbe diventare un primo livello; il Dettori di Tempio - invece -uno stabilimento di base di completamento Dea primo livello e ospedale di comunità, mentre il Paolo Merlo di La Maddalena uno stabilimento di sede disagiata insulare e ospedale di comunità.

Secondo Giovanni Satta, la politica regionale dovrebbe tenere conto che nella stagione estiva l'aeroporto di Olbia diventa il principale d'Italia. Parte dei turisti che approdano in Gallura nei mesi estivi diventano 'stanziali', rimangono cioè nell'isola diverse settimane se non mesi, facendo aumentare in maniera rapidissima, quasi febbrile, la popolazione della città e di conseguenza ache la domanda di servizi primari. Il pronto soccorso di Olbia diventa il principale "fornitore" di servizi sanitari, trovandosi sottodimensionato per carenza di personale rispetto alle effettive esigenze. Una situazione, questa, che si ripete uguale da tanti anni.

Satta, così, propone una serie di interventi "correttivi" prima dell'apertura del Mater Olbia: i posti letto destinati all'ospedale privato olbiese potrebbero essere assegnati temporaneamente al Giovanni Paolo II. Nel momento in cui il Mater Olbia aprirà le porte, gli stessi posti letto potranno essere ri-assegnati al nosocomio qatariota. Si tratta dunque di un prestito che tamponerebbe l'emergenza sanitaria.