Gallura. Tutela cetacei: nel 2017 più spiaggiamenti nel Nord Sardegna

Golfo Aranci, 04 ottobre 2017 - Esperti a confronto per capire come tutelare meglio i cetacei, ma soprattutto scambio di informazioni ed esperienze: la scorsa settimana, a bordo della Mega Express Three, è stato fatto il punto della situazione sulla protezione di delfini, capodogli e balene grazie alla collaborazione tra Worldrise e la Corsica Sardinia Ferries.

I cetacei sono animali affascinanti e bellissimi che risentono, e non poco, delle attività umane in mare: dai turisti che disturbano alla pesca selvaggia, passando per il traffico marittimo e l'inquinamento in mare. Problemi, questi, che i cetacei che nuotano nelle nostre acque possono purtroppo incontrare. Le relazioni illustrate hanno avuto il merito di descrivere la situazione sardo-gallurese in tutte le sue molteplici sfaccettature: l'obiettivo primario era, del resto, incontrarsi e iniziare a fare rete per tutelare sempre di più questi splendidi mammiferi marini.

Durante la mattinata si è parlato anche del fenomeno degli spiaggiamenti: nel 2017 gli spiaggiamenti sono aumentati, in particolare nel nord dell'Isola dove la presenza dei cetacei è maggiore e dove è maggiore l'attenzione di associazioni, cittadini ed enti locali. Le analisi compiute sugli animali spiaggiati sono molto importanti per capire sia lo stato di salute dei mari, sia lo stato di salute della popolazione della specie che si sta analizzando. Le cause principali dello spiaggiamento. Negli anni passati, ad esempio, il morbillivirus ha dimezzato la popolazione delle stenelle; tra i suoi effetti collaterali vi è l'essere un vero e proprio immunosoppressore, perciò rende i cetacei particolarmente vulnerabili. Nelle cause antropiche, invece, rientra tutto ciò che ha a che fare con l'uomo: incidenti con natanti, uccisioni vere e proprie, l'ingerimento di materie inquinanti come la plastica. Nel 2017, infezioni e cause antropiche si equivalgono.