Gallura: il bimbo rinchiuso e il "diario delle violenze"

Olbia, 01 giugno 2019 -È una vicenda ancora tutta da chiarire e definire quella che vede coinvolto un bambino di 12 anni gallurese i cui genitori sono stati arrestati la notte di sabato scorso dai Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia.

I particolari che emergono in queste ore (pubblicati anche dalla Nuova, l'Unione e Olbianova), che poi andranno eventualmente definiti e confermati in sede giudiziaria, sembrano raccapriccianti.

Teatro della presunta vicenda di maltrattamenti è una casa immersa nel verde della Gallura. Una zona di campagna, dove le strade sono private e il caos della vita di paese e della costa è lontano.

Sabato notte a chiamare il 112 è proprio lui, il piccolo protagonista di questa storia.

Dall'altra parte un carabiniere del Reparto Territoriale di Olbia che comprende che c'è un problema serio e che manda sul posto i suoi colleghi per un controllo.

Ciò che i Carabinieri olbiesi hanno trovato in quella casa sarà oggetto di approfondimenti, di indagini e di segreto istruttorio.

Quello che si può dire è che si tratta di un caso di presunti maltrattamenti.

Il piccolo sarebbe stato trovato chiuso in una stanza, la cui maniglia interna sarebbe stata tolta per impedirne l'apertura.

Poi, il diario: il minore avrebbe consegnato ai Carabinieri di Olbia un diario in cui sarebbero appuntati tutti i presunti maltrattamenti: botte, minacce, umiliazioni.

Ora questo materiale è a disposizione degli inquirenti che dovranno fare luce su quanto sarebbe avvenuto in quella casa.

I genitori, intanto, sono stati arrestati e si trovano nel carcere di Bancali: per oggi era prevista l'udienza di convalida.