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Cronaca

Gallura, allarme clima: è l'inverno più caldo degli ultimi 30 anni

Gallura, allarme  clima: è l'inverno più caldo degli ultimi 30 anni
Gallura, allarme  clima: è l'inverno più caldo degli ultimi 30 anni
Laura Scarpellini

Pubblicato il 10 February 2020 alle 17:12

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Olbia, 10 febbraio 2020 - Non ci sono più le stagioni di una volta a quanto pare. E anche la Gallura non è da meno delle altre zone italiane che da giorni sono caratterizzate da un'ondata anomala di aria calda.

A memoria d'uomo pare che l'inverno in corso risulti essere il più caldo degli ultimi 30 anni.

Dalla pagina di Ansa.it apprendiamo che tocca tornare nel lontano 1990, quando venne registrata una stagione invernale alquanto mite.

I dati raccolti dal Centro Europeo di Previsioni Meteo a Medio Termine (Ecmwf), sempre secondo Ansa.it, evidenziano quanto i cambiamenti climatici abbiano portato le temperature verso un crescendo di 3 gradi rispetto alla media stagionale.

Dato questo che ha consentito un contenimento dei consumi energetici specialmente nelle grandi città in cui i termostati delle abitazioni, si sono attestati sulle miti temperature autunnali. Tutto questo grazie all'anticiclone africano che non ci ha abbandonato da settimane.

Ma è nelle campagne che la Coldiretti è pronta a lanciare l'allarme, e sempre dalla pagina Ansa ci arriva questa dichiarazione: "L'agricoltura è in tilt. Assistiamo allo stravolgimento delle stagioni e all'alternarsi di calamità estreme". Insomma a quanto pare il 2019 è stato nel nostro Paese il quarto anno più caldo dal 1800 con temperature che hanno superato le medie del periodo di 0,96 gradi rispetto alla media di riferimento dopo i record di 2014, 2015 e 2018.

L' esperto di Meteonetwork Sardegna, sempre all'Ansa dichiara: "È un'anomalia termica all'inverno meteorologico rimangono poco più di due settimane e, in tendenza, non si individuano cambiamenti significativi".

Nel Mondo e in Europa il caldo record non è da meno, con picchi in Antartide di +18,3 gradi centigradi.

Nella nostra bella Isola stiamo percependo solo minime infiltrazioni di aria più fredda con qualche lieve piovasco. Le temperature rimarranno ancora per questa settima almeno stabili, sui 16/18 gradi.

L'agricoltura è disorientata tanto che le fioriture anticipate un po' ovunque destano preoccupazione tra gli addetti ai lavori. Qui da noi stanno sbocciando prematuramente gli alberi da frutto, come le mimose in Liguria o i mandorli in Puglia e Sicilia. In Abruzzo anticipano la fioritura gli alberi di susine, come pesche e albicocchi fioriscono in Emilia.

Si stanno già stimando le perdite nel settore agricolo che pare ammontino a circa 14 miliardi nell'ultimo decennio, secondo Coldiretti.

Anche gli insetti proliferano grazie al clima favorevole arrecando ulteriori danni. Si temono inoltre possibili gelate e data la scarsità di precipitazioni con l a conseguente previsione di siccità della stagione estiva, si sta pensando già ad anticipare l'irrigazione delle terre.

Un tempo era "marzo il mese pazzerello". Ora dobbiamo confidare in un rinsavimento climatico.