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Gallura affossata, Meloni punta il dito: "vergognosa sceneggiata"

Gallura affossata, Meloni punta il dito:
Gallura affossata, Meloni punta il dito:
Angela Galiberti

Pubblicato il 10 January 2019 alle 11:17

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Olbia, 10 gennaio 2019 - Ieri la fumata nera per la Provincia del Nord-Est, oggi le reazioni politiche tra fuoco, fiamme e rabbia. Il primo a dar fuoco alle polveri è il consigliere regionale Giuseppe Meloni, eletto tra le fila di quel Partito Democratico che ieri sera ha affossato le legittime aspirazioni autonomiste della Gallura. Aspirazioni condivise da tutti i consiglieri fino a poche ore prima della seduta: un fatto, questo, rimarcato da Meloni che si scaglia contro i compagni di partito.

"La proposta di legge per il Nord Est della Sardegna ha subito un grave rallentamento verso la strada dell'approvazione principalmente per due motivi. Da un lato molti miei colleghi di partito hanno pensato (errando) di potersi lavare la coscienza, davanti ai loro stessi elettori, nel presentare, al solo fine di bloccare la Gallura, proposte che mai avevano avanzato in questi due anni e che vanno nella direzione opposta a quanto da loro stessi votato, a discapito anche dei loro territori di provenienza, con la legge 2 del 2016", scrive Giuseppe Meloni.

"Da un altro lato hanno pensato perfidamente di poter in questo modo danneggiare dei diretti concorrenti ad un seggio di consigliere regionale in vista della prossima tornata elettorale di febbraio, quali potrebbero essere i candidati del partito democratico del collegio della Gallura. È noto a tutti infatti, sondaggi alla mano, che il PD della Gallura risulta più avanti per l'assegnazione di un seggio, rispetto a collegi elettorali storicamente forti per lo stesso PD, ma oggi in evidente difficoltà con il consenso elettorale, quali Sassari, Sulcis, Medio Campidano e Ogliastra", continua Meloni.

"Ma i colleghi che oggi hanno fatto questa vergognosa sceneggiata sbagliano di grosso se pensano che gli elettori della Sardegna tutta, e anche i loro stessi elettori, abbiano l'anello al naso e non sappiano distinguere tra chi conduce battaglie vere e convinte, al di là degli ordini di scuderia del partito, e chi cerca di galleggiare per cinque anni con l'unico intento di mantenere ben salda una comoda poltrona.Spero che i prossimi giorni servano quantomeno a quei colleghi dotati di buon senso al fine di rivedere questo assurdo atteggiamento, che mortifica loro stessi e un territorio che ha sempre dato e che continua a dare tanto alla Sardegna", chiude il consigliere gallurese.

La delusione è tanta: ora è da capire se questo strappo potrà essere ricucito.