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Cronaca

Fusione Tirrenia-Moby: sede in Sardegna, Pili sul piede di guerra

Fusione Tirrenia-Moby: sede in Sardegna, Pili sul piede di guerra
Fusione Tirrenia-Moby: sede in Sardegna, Pili sul piede di guerra
Olbia.it

Pubblicato il 22 October 2018 alle 12:29

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Olbia, 22 ottobre 2018 - Uno scarno comunicato stampa annuncia la fusione "inversa" (tecnicamente una reverse-merger) tra la Moby e la sua controllata Cin Tirrenia. Sarà la Moby a "entrare dentro" la Tirrenia: il via all'operazione è stato approvato lo scorso 18 ottobre a Milano.

Mauro Pili, leader di Unidos ed ex governatore della Sardegna, critica aspramente l'operazione. "Il governo blocchi subito il monopolio", ha affermato Pili.

"Si tratta dell’ennesimo maldestro atto di chi tenta di portar via dal capitale pubblico navi e denari, con l’unico obiettivo di mettere le mani sul patrimonio di Tirrenia e sul contributo milionario dello Stato.È semplicemente incredibile che si stia consentendo la fusione di due compagnie considerato che Onorato non ha ancora pagato i 180 milioni di euro che deve allo Stato per l’acquisto di Tirrenia.Onorato finisce per mettersi in tasca anche i 73 milioni di euro del contributo statale nonostante nella convenzione fosse esplicitato l’obbligo di una contabilità autonoma e separata", continua il leader di Unidos.