Olbia, 08 Luglio 2014 - Aveva dichiarato di essere stato vittima di una rapina e di un ferimento da arma da fuoco, ma le indagini dei Carabinieri del Reparto territoriale di Olbia hanno svelato uno scenario assai differente. La settimana scorsa, un custode di uno stabilimento balneare di Liscia Ruja aveva chiamato i Carabinieri per una rapina ai danni dello stabilimento. L'uomo aveva dichiarato di aver sorpreso 3 persone mentre cercavano di rubare un suv. Queste, secondo la ricostruzione del custode, avevano esploso dei colpi di pistola per farsi strada ferendolo a una mano. I Carabinieri, giunti sul posto, hanno dato subito il via alle indagini per ricostruire quanto avvenuto nello stabilimento di Liscia Ruja. Ricostruendo le ore precedenti al furto, i Carabinieri hanno scoperto che il custode, un cittadino di 33 anni di origine romena, aveva abusato di alcol e aveva utilizzato il suv impropriamente tanto da cappottarsi e ferirsi a una mano. La ferita, indicata dall'uomo come prova della rapina, è stata certificata dai medici come non compatibile con un'arma da fuoco. Il custode avrebbe inscenato questa storia per evitare le inevitabili contromisure del datore di lavoro. Il 33enne è stato denunciato per simulazione di reato e procurato allarme.
