Francesca Moi a Masterchef avanti tra grinta e le lacrime

Olbia, 24 gennaio 2020 - Ormai l'appuntamento del giovedì sera per molti di noi è al cardiopalma, seguendo le puntate dell'edizione corrente di Masterchef.

Tutti con il fiato sospeso per la sarda Francesca Moi che ogni puntata si mette in mostra con la sua personalità e la sua sensibilità di donna sarda. La ventinovenne cagliaritana, è brava davvero.

"Vedere la manualità della signora Benedetta Schifano alle prese con un ingrediente per lei così importante è stata un emozione, ripetere gli stessi gesti è stato bello.Cucinare coinvolge tutti i sensi e questa prova me lo ha dimostrato ancora di più, poi è arrivato lo chef @nielsrodin che con la sua storia mi ha motivata".

Queste sono le prime emozioni a caldo dopo la serata che l'ha veduta ancora mettersi in gioco fino all'ultimo istante.

Ne esce l'immagine di una ragazza che vive le grandi passioni intensamente, e che non mollerà di certo facilmente la presa in questo contest che va assumendo sempre maggiore importanza nel suo vissuto.

"Lasciare quello che ci sta stretto per inseguire un sogno è un qualcosa che ci renderà grati a noi stessi per tutta la vita. Qualunque sia il risultato. Credo che un rimpianto sia peggiore di un fallimento. Interessantissimi i suoi ingredienti. Io ho cercato di renderle onore realizzando un piatto con il combawa.Baccalà cotto in brodo ottenuto dalle foglie dell' agrume in infusione zenzero spuma di yogurt greco e combawa, pomodorino confit e pellicola di latte.Poi l' esterna.Bellissima, di nuovo nella Squadra blu. Purtroppo non vinciamo e il pressur è lì che m aspetta".

L'esterna a Milano per l'allestimento di un buffet per un matrimonio in stile Bollywood mette i concorrenti a confronto con l'India e i suoi sapori. Francesca Moi ci prova, e non molla. Protagoniste della serata a quanto pare le cipolle che hanno fatto versare lacrime alla nostra Francesca che, a inizio puntata si è dovuta barcamenare davanti un pugno di ingredienti: sale, pepe, alloro, olio, curcuma, riuscendo a dare vita ad una versione tutta sua di uno dei piatti più caratteristici del bacino nordafricano: il cous cous.

L'estro e la passione non mancano per andare avanti. Se poi ci sarà qualche lacrima, speriamo sia sempre di gioia e soddisfazione.

Forza Francesca, siamo tutti a fare il tifo!