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Focus sui Punkomat, stasera al Pascià con Salmo

Focus sui Punkomat, stasera al Pascià con Salmo
Focus sui Punkomat, stasera al Pascià con Salmo
Olbia.it

Pubblicato il 26 November 2011 alle 00:07

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I Punkomat Project sono ormai noti nel panorama artistico Olbiese per le loro performance in diversi contesti cittadini. Contenitore per arti visive, è nato dall’incontro tra il regista Fabio Sotgiu e il tecnico di montaggio video Matteo Falavigna e si avvale della collaborazione di professionisti provenienti dalle varie realtà presenti sul territorio e nel panorama europeo Tra i loro lavori, ricordiamo in particolare il famoso “Sick of”, svolto nel centro della città. L’evento ha riscosso un notevole successo attirando un gran numero di persone. Noi li abbiamo incontrati nel loro studio e intervistati: Cos'è il “Punkomat Project”? Punkomat project vuole essere un catalizzatore per le nuove correnti artistiche desiderose di trovare spazio e visibilità. Vogliamo portare alla luce un’idea di arte che affonda le proprie radici nella contaminazione intra-culturale, nella condivisione delle esperienze e nell'incontro con l'altro. Desideriamo coinvolgere interamente il nostro pubblico che consideriamo non solo spettatore ma attore in scena, protagonista con il proprio vissuto e le proprie emozioni. Pensiamo che la nostra città abbia necessità di nuova energia. Crediamo che ognuno di noi possa contribuire a migliorare e rendere sempre più europeo questo angolo di Sardegna. Per le nostre performance collaboriamo con artisti e artigiani di diversi ambiti, cercando, insieme a loro, di trasformare elementi semplici della nostra realtà in elementi artistici. Lavoriamo a progetti sempre diversi, che si sposano con disparati contesti: ad esempio, recentemente, grazie alla pittrice e scultrice Maricel Paraje, abbiamo portato i nostri video già presenti nella sua mostra al Museo di Olbia, in un'esposizione di artisti sardi, a Tempio. Abbiamo realizzato cortometraggi artistici ma anche di sensibilizzazione sociale. Insomma, ci poniamo pochi limiti, l'importante è scoprire cose nuove e trovare collaborazioni interessanti nella nostra città. Da poco collaboriamo anche con l'interior design Francesca Uleri, che ci sta dando parecchie suggestioni interessanti. Come ha accolto Olbia il vostro progetto? Olbia è un territorio fertile perciò molto di quello che proponiamo è percepito come novità. Spesso, le nostre performance vengono considerate "strane e da fuori di testa" , ma nello stesso tempo suscitano molta curiosità perché non le fa nessuno. Il video è uno dei mezzi di comunicazione che attualmente suscita maggiormente l’interesse, anche da parte di chi ha un'attività e deve promuovere la propria immagine. Sono tante le richieste che ci arrivano per la creazione di spot di alto livello qualitativo e che diano l'idea di freschezza ed originalità del prodotto che aiutiamo a sponsorizzare. L'originalità, appunto, è uno dei nostri punti di forza, assieme alle idee forti, a collaboratori validi e altissima qualità tecnica. Anche per queste ragioni non vogliamo legarci troppo agli stessi committenti, rovineremmo il nostro prodotto se ogni settimana lavorassimo nello stesso locale. Insomma, a Olbia, che spesso viene criticata per un certo torpore artistico, troviamo che ci sia una ricerca del nuovo e quindi una forte attenzione verso il nostro progetto. Il limite di Olbia per noi è solo geografico, nel senso che è difficile farsi conoscere anche fuori, a differenza del resto dell'Italia, dove c'è maggiore comunicazione tra i diversi contesti. Fortunatamente noi stiamo iniziando a muoverci in questo senso. C’è qualche progetto che è rimasto ancora nel cassetto? Siamo solo all'inizio, abbiamo tanta esperienza ma vogliamo continuare a crescere e sperimentare nuove tecniche. Come prima cosa vogliamo formarci, nel nostro campo è essenziale e appena avremo il tempo, andremo a Londra o Newyork per un master che ci interessa parecchio. Poi, ci piacerebbe molto fare un medio- lungometraggio. Non lo abbiamo ancora fatto solo per questioni tecnico-economiche, la lavorazione qui è costosa ma le nuove tecnologie aiutano. Abbiamo creato tanti contatti che renderanno più facile la realizzazione del nostro obiettivo. Il vostro studio sembra un workshpop di tradizione nordeuropea. E' solo un' impressione o lo è davvero ? E' proprio così, lo studio è frequentato da molti giovani che hanno voglia di imparare e collaborare con noi, un vero e proprio workshop. Un laboratorio aperto dove interagiscono diverse figure artistiche. Dove ci confrontiamo con gli artisti che fanno parte del nostro entourage, con lo scopo di unire le nostre esperienze dietro un'unica regia firmata Punkomat. Lo studio attrae naturalmente anche chi ha delle passioni artistiche che non sono mai venute fuori anche solo per mancanza di occasioni appropriate: le ballerine con cui lavoriamo faticano a praticare la loro arte al di fuori dei contesti canonici, per questo Manuela Manueddu e Ilenia Spano, che sono delle vere artiste a 360 gradi, si mostrano sempre entusiaste nel condividere i nostri progetti. Possiamo dire lo stesso per la truccatrice Sara Canori, la pr e modella Nora Zara, il dj Kuba Majewski, tutti estrosi e completi artisti che si mettono in discussione ogni volta che l'occasione si presenta. Solo per citarne alcuni ovviamente. Il prossimo appuntamento è stasera al Pascià con il rapper Salmo. Parlateci di questa collaborazione con il rapper olbiese che sta spopolando in tutta Italia. Per noi è un' occasione per crescere e farci conoscere perché attraverso i canali di Salmo, che gira tutta l'Italia con i suoi concerti, portiamo in giro anche il nostro nome. E poi lui ha voglia di sperimentare, il visual è una novità nei suoi concerti. Ci piace molto, sta sfondando ma è tranquillo e disponibile. E' nata una bella collaborazione e siamo certi che insieme faremo una grande serata al Pascià. Speriamo che l'esperimento si possa ripetere, anche con maggiore tempo a disposizione in modo da coinvolgere ancora di più Salmo , sfruttando al massimo le sue e le nostre potenzialità. Anche perché questa è la nostra politica: coinvolgere l’artista e rendere scenica la performance. Vogliamo sempre creare lo show e rendere quello che facciamo uno spettacolo, dalla serata in discoteca al concerto. Non resta che darci tutti appuntamento al Pascià per vedere i visionari Punkomat in azione insieme a Salmo.